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Milan, Mirabelli: “Tutto parte dall’addio di Pioli e da…”

Massimiliano Mirabelli

Massimiliano Mirabelli, parlando del Milan, ha fatto il punto del motivo per cui la squadra stia affrontando questo momento di crisi.

Nel mondo del calcio, le voci degli addetti ai lavori sono sempre fonte di grande interesse, specialmente quando provengono da esperti che hanno vissuto dall’interno la vita di grandi club. Massimiliano Mirabelli, con una notevole esperienza alle spalle come direttore sportivo del Milan durante la stagione 2017-2018, ha recentemente condiviso il suo punto di vista sulle attuali dinamiche dei rossoneri, ponendo l’accento su alcune delle scelte strategiche che hanno segnato il cammino del club. Ora al Padova, in Serie C, Mirabelli non ha perso la sua passione e il suo interesse per il calcio di alto livello e ha espresso le sue riflessioni riguardo al Milan in un’intervista rilasciata al quotidiano ‘Libero’.

Le radici dell’insuccesso rossonero

Secondo Mirabelli, il Milan sta affrontando un periodo difficile, la cui principale causa risiede nel cambio di guida tecnica legato all’addio di Stefano Pioli. Questa mossa ha rappresentato un punto di svolta per il club, innescando una catena di eventi che fino ad ora non hanno portato i risultati sperati. L’ex direttore sportivo ritiene che, sebbene possa essere comprensibile desiderare un rinnovamento dopo non essere riusciti a conquistare lo scudetto, le modalità con cui si è cercato di dar vita a questa nuova fase potrebbero non essere state le più adeguate.

Stefano Pioli
Stefano Pioli

Una strategia da rivedere

La sua analisi prosegue identificando una lacuna nella strategia del Milan: la gestione del dopo Pioli. Mirabelli suggerisce che avrebbe forse funzionato meglio un approccio più cauto, che prevedesse un dialogo approfondito e un accordo chiaro sugli obiettivi e sulle aspettative fra le varie componenti del club. Inoltre, sottolinea l’importanza di un mercato mirato a costruire una squadra capace non solo di competere ma di vincere lo scudetto, evidenziando una possibile disconnessione tra gli obiettivi dichiarati e le azioni intraprese.


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