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Milan, Leao e il tempo delle decisioni: il talento non basta più
Rafa Leao e il tempo che scorre: all’interno del Milan cresce il dubbio sul suo vero salto di qualità.
Rafa Leao, dopo la non brillante prestazione con la Juventus, torna a disposizione del suo ct, ma lo fa in un momento in cui i riflettori sono puntati più che mai sul suo rendimento. La recente prova di Torino ha lasciato il segno: due errori sotto porta che hanno inciso sul pareggio finale e riacceso i dubbi sul suo contributo. Il Milan, in piena corsa per restare agganciato al vertice, non può più permettersi mezze prestazioni. E se in passato Leao veniva considerato l’uomo da accendere con un colpo, oggi i compagni e l’allenatore chiedono qualcosa di più: costanza, concentrazione e senso del collettivo.
Le parole di Rabiot e Florenzi riaprono il caso
Il tema è tornato centrale dopo alcune considerazioni che hanno fatto rumore. Adrien Rabiot, nuovo compagno di squadra del portoghese, ha dichiarato senza mezzi termini: «Non c’è più tempo da perdere. Il rischio è che venga ricordato come un talento incompiuto». Parole dure, pronunciate da chi lo conosce da poco ma ha già percepito la difficoltà nel trovare continuità. A esse si sono aggiunte quelle di Alessandro Florenzi, che invece con Leao ha condiviso quattro stagioni al Milan: «Ha fatto passi avanti con Pioli, ma si è fermato. Ora serve maturità». Frasi che delineano un quadro chiaro: l’ambiente non parla più di critiche gratuite, ma di una reale preoccupazione per un giocatore che a 26 anni dovrebbe essere nel pieno della sua carriera.
Un bivio inevitabile: il Milan può davvero fare a meno di Leao?
I numeri, almeno apparentemente, non sono un problema: otto gol nella stagione 2023/24, nove in quella successiva, praticamente gli stessi delle sue prime due annate in Serie A, quelle in cui si è visto il miglior Leao. C’è però da considerare che negli ultimi anni il livello del campionato si è abbassato; il problema è il suo atteggiamento, la sua attitudine, sembra sempre poco sul pezzo e non così concentrato. Calciomercato.com fa notare, inoltre, che oggi la squadra di Massimiliano Allegri — forte di un Pulisic in crescita, di un Gimenez sempre più inserito e di un Nkunku capace di offrire un repertorio completo — mostra di poter reggere anche senza il suo numero 10. Per la dirigenza rossonera si avvicina un’estate di scelte. Continuare a credere nel risveglio di Leao o voltare pagina? Il tempo scorre, i margini si riducono, e il Milan non può più permettersi di vivere nell’attesa di un talento che non esplode mai.

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