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Milan, la gestione dell’esonero di Fonseca lascia molti dubbi. Duro confronto con Ibra?

Paulo Fonseca

Mentre il Milan era in campo e Fonseca si stava facendo espellere durante Milan-Roma tra Web e San Siro si diffondeva la voce dell’esonero e anche il nome di Conceicao come nuovo allenatore. Cosa è successo e qual’è stato il ruolo di Ibra?

In un mondo del calcio dove le voci di corridoio spesso precedono le decisioni ufficiali, il destino di Paulo Fonseca come allenatore del Milan ha visto toccare l’apice della tensione ieri durante e dopo Milan-Roma.

L’epilogo della sua esperienza rossonera si è consumato in una serata che, iniziata come da sempre sotto una nuvola di dubbi e speculazioni, si è conclusa con un addio amaro ma dignitoso. Ma cosa è realmente successo e perché la società Milan ha gestito in tal modo la cosa? In tutto questo ci potrebbe essere molto di Zlatan Ibrahimovic.

Un addio scritto

La serata di ieri non sarà ricordata solo per il risultato sul campo di San Sjro, ma per aver segnato la fine del rapporto professionale tra Paulo Fonseca ed il Milan. Nonostante le insistenze della stampa e l’atmosfera pregnante di voci su un imminente esonero già circolassero da poco prima del fischio d’inizio, Fonseca ha mantenuto una compostezza e un’educazione ammirevoli, dimostrando professionalità fino all’ultimo. Il tecnico portoghese, infatti ha così parlato a Sky Sport all’uscita dallo stadio poco dopo aver appreso dell’esonero: “Ho la coscienza calma, ho fatto tutto quello che potevo fare“.

Contestazione e dubbi

Negli ultimi mesi, il club ha affidato a Fonseca responsabilità che vanno ben oltre quelle tipicamente associate alla figura dell’allenatore, quasi utilizzandolo come loro scudo protettivo, con Fonseca che non si è mai tirato indietro dal metterci la faccia; nel bene e soprattutto nel male. Tale dinamica ha sollevato non poche perplessità e ha alimentato una contestazione da parte dei tifosi, che nonostante le restrizioni agli striscioni a San Siro, hanno espresso in modo chiaro e forte il loro malcontento (eufemismo) verso la gestione societaria con un coro a sovrastare su tutto: “Cardinale devi vendere, vattene, vattene“.

Gerry Cardinale e Zlatan Ibrahimovic
Gerry Cardinale e Zlatan Ibrahimovic

Diverbio con Ibra?

L’addio di Fonseca ha rispecchiato problematiche più profonde e stratificate all’interno del club, evidenziando una palese mancanza di comunicazione e supporto da parte dei dirigenti milanisti. Il tecnico è stato infatti lasciato a fronteggiare i media sul proprio futuro in sala stampa mentre in qualche altra stanza lo stavano aspettando per comunicargli l’esonero. La situazione è stata piuttosto surreale con un Fonseca che prima ha dovuto smentire un presunto diverbio con Ibra (“Io ho avuto un confronto duro con Zlatan? Non ho parlato con nessuno, non so niente, non posso commentare, non è successo niente”) per poi rispondere alle domande dei media sulla sua panchina da allenatore già virtualmente esonerato. Diverbio o no, la gestione dell’esonero di Paulo Fonseca lascia una valanga di dubbi e forse ha poco a che vedere con la qualità minima di professionalità che si richiede ai piani alti di un club del livello del Milan.


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