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Milan-Juventus, l’arbitro sarà Colombo. Disastrosi i precedenti coi rossoneri tra cui quello in cui fece infuriare Paolo Maldini

arbitro

Venerdì sera si torna in campo per la semifinale di Supercoppa Italiana a Riad contro la Juventus. Mentre si parla molto dell’esordio di Conceicao contro il figlio Francisco, la designazione arbitrale non è fortunata per il Milan. Un episodio è veramente imbarazzante.

La semifinale di Supercoppa Italiana di venerdì alle 20 contro la Juventus porta con sé un mix di aspettative e preoccupazioni in casa rossonera.

Come risponderà il Milan sul campo di Riad? Se l’esordio di Sergio Conceicao e le possibili novità danno già pepe al match adesso si può benissimo aggiungere la designazione di Andrea Colombo come arbitro della contesa tra le squadre italiane più titolate a non fare dormire sonni tranquilli in casa Milan.

Un record preoccupante

Il bilancio delle passate gare con il Milan in campo e Andrea Colombo ad arbitrare è tutt’altro che rassicurante per i tifosi rossoneri. Colombo ha arbitrato il diavolo tre volte in carriera; tutte culminate in sconfitte amare per la squadra rossonera. La serie negativa include due incontri della stagione scorsa e uno di quella in corso con il conto finale di ben tre rossi contro in tre gare. Si apre con la sconfitta 4-2 a Monza nella scorsa stagione con un rosso a Jovic dopo verifica VAR per una manata al volto ad Izzo ad inizio secondo tempo. Poi il derby che diede lo scudetto all’Inter nell’aprile scorso con il doppio rosso per Dumfries e Theo Hernandez in una rissa tra i due che coinvolse una dozzina di giocatori e ancora un espulsione per Calabria per una gomitata rifilata a Frattesi in pieno recupero. Si chiude in “bellezza” con la sconfitta casalinga per 0-2 a fine ottobre 2024 contro il Napoli dove si polemizzó non poco per il modo in cui Lukaku aveva fatto volare a terra con una decisa spallata Pavlovic sul gol del vantaggio azzurro. Ma non ci si ferma qui perché l’episodio decisamente più grave è sconosciuto ai più.

Insulti e pugni

La figura dell’arbitro Andrea Colombo è stata al centro di pesantissime polemiche per un episodio risalente al 2018, quando arbitrava ancora in ambito giovanile. Dopo una partita di campionato primavera tra Milan e Chievo (0-2, con rigore inesistente accordato al Chievo) sia Paolo Maldini (allora direttore dell’area sport) che Andrea Conti (all’epoca in primavera per recuperare da un infortunio) ebbero pesantemente a che ridire con l’arbitro Colombo nel post partita tanto da andare a cercarlo nel post partita direttamente negli spogliatoi in un confronto tra insulti e pugni sugli stipiti delle porte. Ma la motivazione che fece scattare tale ira non fu certo il rigore assegnato ai veronesi.

Paolo Maldini Zaccheroni
Paolo Maldini

Incredibili accuse e squalifiche

Secondo alcune ricostruzioni, l’arbitro Andrea Colombo di Como, classe 1990, durante la partita si sarebbe rivolto ad un giocatore della primavera rossonera prendendolo in giro per l’apparecchio ai denti, un altro sarebbe stato definito “grasso” e lo stesso arbitro avrebbe deriso anche Daniel Maldini, figlio dell’allora dirigente rossonero. Proprio Paolo Maldini fu inibito per due settimane (inibizione poi annullata in ricorso) per una frase offensiva verso l’arbitro Colombo negli spogliatoi mentre nel verbale della squalifica per tre giornate comminata Andrea Conti ai legge “a fine gara il giocatore impediva all’arbitro di chiudere la porta del suo spogliatoio che colpiva con due pugni e inveiva frase ingiuriosa nei confronti dello stesso ed elevava grida che cessavano solo dopo i numerosi inviti dell’arbitro alla calma“. Poco tempo dopo, la procura federale confermò il fattaccio e squalificò il direttore di gara Colombo per due mesi per “frasi inopportune dal contenuto denigratorio e provocatorio in particolare nei confronti dei calciatori Alessandro Sala, Daniel Maldini, Riccardo Tonini, Frak Cedric Tsadjout e Marco Romano Frigerio“; tutto vero quindi, pazzesco.


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