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Milan-Juve, Fonseca: “Ho mandato un messaggio chiaro alla squadra”, poi il retroscena su Theo
Paulo Fonseca ha presentato in conferenza stampa la partita di domani a San Siro tra Milan e Juventus. Spazio anche a un retroscena su Theo.
Conferenza stampa di vigilia, come di consueto, dal centro sportivo di Milanello. Paulo Fonseca ha presentato ai giornalisti presenti la partita di domani alle ore 18.00 a San Siro tra Milan e Juventus.
Il tecnico rossonero ha analizzato la gara che aspetta i rossoneri, entrando nel merito sia tattico che mentale di una sfida che si preannuncia non solo spettacolare ma anche molto importante per la classifica e le ambizioni del Milan. Spazio anche a un retroscena molto interessante su Theo. Di seguito i passaggi salienti.
Milan, è tempo di correre
Finalmente è tempo di tornare a parlare dei temi del campionato. La partita con la Juventus è più vicina che mai. Domani alle ore 18.00 San Siro aprirà le porte alla sfida tra Fonseca e Thiago Motta. Non c’è davvero più tempo da perdere, assolutamente. Lo impone la classifica, le ambizioni societarie e dei tifosi che non vedono di certo di buon occhio l’attuale posizione in campionato che relega i rossoneri al settimo posto, a sette lunghezze dalla Champions League. Paulo Fonseca in conferenza stampa ha parlato di tattica ma non solo, svelando le insidie di una partita come quella di domani, offrendo anche un retroscena molto importante riguardante Theo che, negli ultimi giorni, era finito nell’occhio del ciclone per un momento personale non particolarmente brillante.
Il messaggio alla squadra e il retroscena su Theo
Paulo Fonseca non si nasconde in conferenza stampa e ammette che la gara contro la Juventus “è una partita importante, questo non è un campionato come in Spagna con Real e Barcellona, o Francia con il PSG. La differenza con le squadre “piccole” non è come in Francia o Spagna. C’è un equilibrio più grande. Sono sicuro che tutte le squadre perderanno tanti punti fino alla fine. Per noi è una partita importante”. IL MESSAGGIO: “Quando dopo la partita di Madrid dico che sarà più difficile vincere a Cagliari, non l’ho detto perché sono pazzo. L’ho detto anche per trasmettere un messaggio al gruppo. So che questa squadra ha questa caratteristica: quando giochiamo contro questo tipo di squadra si rilassa un po’. È per questo che ho mandato questo messaggio“. La squadra ha ricevuto il messaggio? “Onestamente penso che non l’abbiamo capito bene. Sapevo che era una partita pericolosa. Andiamo a Madrid, giochiamo bene, vinciamo. Siamo tutti euforici. Andiamo a Cagliari, prima della sosta. Per questo ho voluto parlare di quelle difficoltà. So che questa squadra ha difficoltà a motivarsi e concentrarsi. Generalmente sono stato in altre squadre che giocavano la Champions. Succede molto. Dopo la Champions capita di non fare buoni risultati. Anche voi siete più motivati nel fare meglio il vostro lavoro al Bernabeu che a Cagliari, è umanamente comprensibile. E noi dobbiamo lavorare per risolvere questa cosa”. IL RETROSCENA SU THEO: “Theo è un grandissimo calciatore. Per me il miglior terzino sinistro del mondo, non ho dubbi. Penso che sia stata una questione di adattamento. Abbiamo parlato in questi giorni, sta imparando cose che sono importanti. Questa settimana mi è sembrato più concentrato e motivato che mai: un segnalo importante per vederlo al miglior livello”.
La partita contro la Juve
Sull’avversario Paulo Fonseca ha sottolineato che “ha una squadra che si adatta molto ai giocatori che ha. Non so se giocherà Weah, che conosco bene perché ha lavorato con me. Magari avranno intenzioni diverse, sono giocatori diversi. Weah è molto veloce, attacca la profondità: è diverso da Vlahovic. Magari dobbiamo fare attenzione a questi movimenti in profondità di Tim e non ai suoi appoggi. Le intenzioni della squadra cambiano un po'”. Ha proseguito poi sottolineando che la gara di domani “sarà una partita diversa da quella di Madrid. Penso che in questo momento la Juventus è più forte difensivamente del Real Madrid: come squadra difende meglio. Non è una critica al Real, è quello che penso”. MILAN OFFENSIVO: “Noi vogliamo essere sempre offensivi. Penso che stiamo bene offensivamente, fare 3 gol a Madrid e a Cagliari è un buon segnale offensivamente. Mai mi aspetto che possiamo dipendente da un calciatore solo, dipendiamo da tutti. È importante quello che fa la squadra. Penso che se la squadra sta bene i giocatori faranno bene. Penso alle partite sempre come squadre, tutti i giocatori saranno importanti. Vogliamo essere una squadra offensiva, ma sappiamo che la Juventus è la squadra che ha preso meno gol: è una squadra fortissima difensivamente. Sarà una partita difficile offensivamente, non ho dubbi”.
La fase difensiva del Milan
“Sono d’accordo con Zlatan, dobbiamo trovare questo equilibrio. Se noi non avessimo mai giocato e difeso bene, ma lo abbiamo fatto e anche con le squadre più forti. Se abbiamo la possibilità di farlo contro le squadre più forti è perché la nostra squadra ha questa possibilità, ed è positivo. È una questione di concentrazione e di atteggiamento. Il modo come vediamo le partite contro le squadre più “piccole”. È una questione mentale per me. Stiamo lavorando, stiamo parlando. È parlando con i giocatori che possiamo cercare questo equilibrio. Quando parliamo di problemi difensivi parliamo tanto dei difensori, ma non solo i difensori. Se non pressiamo bene in avanti i giocatori hanno più tempo la palla scoperta… È un problema mentale e di concentrazione”.
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