Milan, durissimo attacco di Massimo Mauro a Leao

Parole forti quelle pronunciate in radio da Mauro, che non ha risparmiato critiche alla gestione tattica dei rossoneri e ad alcuni suoi protagonisti.

Il momento del Milan continua ad alimentare polemiche e discussioni, soprattutto in merito alle scelte tattiche e al rendimento dei suoi uomini chiave. Anche nella dirigenza le cose non vanno meglio, infatti dopo la fumata nera di Paratici L’amministratore delegato rossonero è pronto a scegliere il nuovo direttore sportivo, ma il dirigente svedese non ci sta e si mette di traverso. Intervenuto ai microfoni di Radio 24, Massimo Mauro ha rilasciato dichiarazioni piuttosto taglienti, che hanno fatto rapidamente il giro del web. L’ex centrocampista ha puntato il dito contro la mancanza di equilibrio della squadra rossonera, sottolineando come il problema sia stato presente sin dall’inizio della stagione. Secondo Mauro, la combinazione di profili come Leao, Pulisic, Abraham, Reijnders e Fofana è semplicemente insostenibile.

L’affondo su Leao: “Sembra un rapper che gira per il campo”

Le dichiarazioni più dure sono arrivate su Rafael Leao. “Meraviglioso quando ha il pallone tra i piedi – ha detto Mauro – ma quando non ce l’ha sembra un rapper che gira per il campo”. Una frase che ha inevitabilmente diviso i tifosi e acceso ulteriormente i riflettori sul rendimento altalenante del portoghese. Mauro ha poi esteso le critiche anche a Pulisic, definendolo volenteroso ma limitato in fase di non possesso, e a Reijnders, giudicato efficace solo dalla metà campo in su.

Conceição sotto osservazione: “Così non si può giocare”

Nella parte finale del suo intervento, l’ex calciatore ha rivolto un messaggio diretto a Sergio Conceição. “Speravo si assumesse la responsabilità di dire: così non si può giocare”. Secondo Mauro, l’attuale assetto tattico del Milan è destinato a fallire se non verranno prese decisioni più coraggiose e nette. In un momento delicatissimo della stagione, queste parole rischiano di alimentare ulteriormente il clima di tensione che si respira attorno all’ambiente rossonero.