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Milan, c’è un “problema mercato”: la soluzione e la strategia del club

Giorgio Furlani

Il Milan è chiamato a un vero e proprio cambio di stategia sul mercato. Incombe infatti un “problema” che non può più essere trascurato.

Il Milan è chiamato a dare risposte importanti al rientro dopo la sosta delle nazionali. Le due sconfitte contro Leverkusen e Fiorentina impongono un netto e deciso cambio di marcia. Altri passi falsi potrebbero compromettere sia il futuro al Milan di Fonseca, sia il futuro della stagione rossonera.

Per quanto riguarda poi il mercato, la società è chiamata a sua volta a una vera e propria inversione di tendenza in quanto si sta affacciando un “problema” che non può più essere derogato. Ecco la nuova strategia.

Il Milan è tornato a balbettare

Il Milan, sotto la guida di Paulo Fonseca, ha mostrato segni di fragilità che non sono passati inosservati. La passività evidenziata nella partita contro la Fiorentina, accompagnata da errori significativi come quello di Theo Hernandez e dalla tensione tra i giocatori, ha riportato alla luce dei problemi che necessitano soluzioni immediate. Tali circostanze, unite alla sconfitta, hanno riaperto il dibattito sulla capacità di Fonseca di mantenere la panchina rossonera.

Le liste dei calciatori per le competizioni

In ambito professionistico, i club sono tenuti a rispettare precise regole nella composizione delle proprie squadre per le competizioni ufficiali. Queste normative, sebbene presentino differenze tra Serie A e Champions League, condividono l’obbligo di riservare determinati “slot” a giocatori provenienti dai vivai italiani, compreso quello del club stesso. Nello specifico, sono consentiti al massimo quattro posti per atleti formatisi nel vivaio del club e altrettanti per coloro che hanno trascorso un periodo formativo in altre società italiane. Al momento, il Milan ha in rosa due giocatori cresciuti nel suo settore giovanile, Davide Calabria e Matteo Gabbia, e due calciatori formati in altri club italiani, Marco Sportiello e Alessandro Florenzi. Quest’ultimi, tuttavia, hanno dovuto affrontare lunghi periodi di assenza dovuti a infortunio. Per quanto riguarda i giocatori Under 22, come Terracciano, Torriani, Zeroli e Camarda, essi non rientrano nei calcoli delle liste e, perciò, non occupano alcuno degli slot disponibili. Il contratto di Davide Calabria, in scadenza al termine della stagione, e la situazione contrattuale di Alessandro Florenzi, anch’esso in procinto di concludersi senza previsioni di rinnovo, pongono il Milan di fronte alla necessità di rivalutare la propria strategia di mercato. La possibile vacanza di ulteriori slot, che potrebbero salire da quattro a sei, spinge il club a concentrarsi maggiormente sull’acquisizione di talenti “Made in Italy”, ossia calciatori che abbiano trascorso almeno tre anni nei settori giovanili italiani tra i 15 e i 21 anni. Questo approccio non limita le scelte ai soli atleti italiani, consentendo al Milan di potenziare la rosa con giovani promettenti cresciuti nel nostro Paese.

Zlatan Ibrahimovic e Giorgio Furlani
Zlatan Ibrahimovic e Giorgio Furlani

Un mercato con occhi puntati sul vivaio

L’interesse verso i giocatori formati nei vivai italiani rispecchia una doppia esigenza: da un lato, rispettare le regole imposte dalle competizioni, dall’altro, investire su talenti in grado di apportare energia fresca e nuove prospettive al gioco. L’attenzione rivolta alla formazione giovanile, inoltre, sottolinea l’importanza di un lavoro di base per crescere calciatori competenti e pronti a competere ai massimi livelli.

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