News
Milan, Braida: “Mercato fatto non basta, la rosa è…”

Ariedo Braida ha commentato in modo negativo il mercato del Milan, evidenziano le pecche della rosa rossonera.
Nel panorama calcistico attuale, l’equilibrio tra le grandi squadre è sempre più precario e le strategie di mercato diventano elementi decisivi per il successo stagionale. In questo contesto, le parole di Ariedo Braida, esperto dirigente con un passato importante al Milan, risuonano come un monito per i rossoneri e offrono spunti di riflessione non solo sul mercato ma anche sulla gestione della rosa attuale. Durante un’intervista rilasciata a ‘La Gazzetta dello Sport’, Braida ha discusso della situazione del Milan, sottolineando la necessità di rinforzi significativi per competere ad alti livelli, soprattutto alla luce della rivalità con l’Inter.
La necessità di rinforzi qualitativi
Braida non si è tirato indietro nel sottolineare le carenze attuali della rosa del Milan, indicando che il club necessita di un notevole potenziamento per puntare realmente alla vittoria. L’idea di avere semplicemente tre nuovi innesti di valore non basta; secondo l’ex dirigente, è fondamentale avere una squadra composta da calciatori di alto livello in ogni settore, incluse le riserve. L’obiettivo è avere una rosa di 22-24 giocatori che siano tutti di top quality, in grado di sostituire i titolari senza che il livello della squadra subisca cali evidenti.

La distanza con l’Inter
Un tema caldo toccato da Braida riguarda la rivalità con l’Inter, storici avversari nonché concittadini. La percezione è che, al momento, ci sia una distanza tra i due club, con l’Inter che sembra avere una marcia in più. Questo gap non è solo una questione di risultati immediati, ma si riflette anche nella profondità e nella qualità complessiva delle rispettive rose. La soluzione, secondo Braida, risiede nell’investimento mirato su giocatori che possano fare la differenza, elevando il livello dell’intera squadra.
L’importanza di una rosa equilibrata
L’aspetto interessante sottolineato da Braida riguarda la necessità di valutare ogni giocatore non solo per il suo potenziale immediate ma anche per il suo contributo potenziale alla rosa. Ogni calciatore dovrebbe avere una valutazione specifica, che va oltre il semplice giudizio “sufficiente”. In un calcio dove la competizione è massima e ogni dettaglio può fare la differenza, non ci si può accontentare di giocatori che raggiungono appena la sufficienza.
Critiche a Ibrahimovic?
Braida ha anche accennato a un possibile attacco al carismatico attaccante del Milan, Zlatan Ibrahimovic, senza però entrare nei dettagli. Questo potrebbe suggerire una visione critica verso la gestione di alcuni giocatori all’interno della squadra, segnalando la necessità di una riflessione più ampia sulla strategia di mercato e sulla gestione degli elementi più iconici della rosa.
Conclusioni
Le parole di Ariedo Braida servono come campanello d’allarme per il Milan, ma anche come analisi lucida di cosa serve realmente per competere non solo in Italia ma anche in Europa. Una rosa piena di talenti, senza punti deboli, è l’obiettivo che il Milan deve porsi se vuole ridurre la distanza con l’Inter e tornare ai vertici del calcio che conta. Il cammino sembra tracciato, ma la strada da percorrere è ancora lunga e tortuosa.
-
News6 giorni ago
Milan in estasi: il gesto di Fofana dopo il derby fa il giro del web
-
News5 giorni ago
Venezia-Milan, Conceição spiazza tutti nel post gara sul suo futuro
-
News3 giorni ago
Offerta Milan a Theo per il rinnovo, ma c’è una sorpresa: la Gazzetta svela il colpo di scena
-
News1 giorno ago
Seedorf e il possibile ritorno di Paolo Maldini: parole che accendono i tifosi
-
News4 giorni ago
Conceicao, addio al Milan col botto? Lo scenario che nessuno si aspettava
-
Calciomercato1 giorno ago
Gimenez verso l’addio al Milan? Pellegatti sgancia la bomba: “A quella cifra lo vendono al volo”
-
News2 giorni ago
“Il mio Milan non esiste più”, l’ex rossonero spara a zero sulla società: parole di fuoco
-
Calciomercato5 giorni ago
Milan, un big della Serie A al posto di Chukwueze: lo scenario