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Marino: “Ecco perché il Milan fa bene a non piegarsi alle richieste dell’agente di Zirkzee”

Pierpaolo Marino

L’ex direttore sportivo dell’Udinese Pierpaolo Marino ha espresso il suo parere sulle commissioni richieste dai procuratori.

Pierpaolo Marino al MilanNews ha parlato in generale delle richieste degli agenti dei calciatori e più nello specifico del caso Zirkzee. “I calciatori hanno delle protezioni contrattuali non indifferenti, sbilanciati e che mettono le società in una posizione di difficoltà. Basti pensare al caso di Boulaye Dia alla Salernitana, dove si è permesso di rifiutarsi di giocare, come se lo stipendio fosse dato per andare in trasferta a fare una passeggiata”.

Problemi per i club

“Certo, ma non è che ce ne accorgiamo adesso. Vogliono partecipare tutti al banchetto; famiglie del giocatore, intermediari, quelli che partecipano a portare gli sponsor. Il calciatore è un’azienda. E nel trasferimento che deve essere la fetta più grande di guadagno in una breve carriera devono massimizzare. E i costi gravano sulle società, cosa altamente immorale”. 

Joshua Zirkzee
Joshua Zirkzee

Sul caso Zirkzee

“Il Milan sia preso d’esempio, fa bene a non volersi sottoporre  a quella che è una una tassa non dovuta e poi esagerata nella portata. Se parliamo di 5-10% dell’affare ci sta, ma ora dare commissioni a chi non ha fatto nulla per un trasferimento mi sembra altamente immorale. E quando le commissioni raggiungono livelli così elevati diventano oggetti di indagini degli organi di disciplina. Bisogna ribellarsi, perché se un club si piega lo faranno anche gli altri, uniformandosi. Io capisco se mi viene portato un giocatore a parametro zero. Ma se ho già pagato 40 miloni perché dovrei farlo? Poi un conto è se è l’intermediario, che è la parte terza che rende possibile l’operazone, un altro è se è proprio l’agente del giocatore e lì sarebbe una cosa particolare”.


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