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L’ex portiere va controcorrente sul rendimento del Milan e difende Theo Hernandez
Oggi pomeriggio si gioca Milan-Juventus: di questo ed altro ha parlato l’ex estremo difensore Stefano Sorrentino.
Stefano Sorrentino ha rilasciato una lunga intervista a MilanNews in cui ha detto la sua sul match di oggi pomeriggio e sul rendimento degli uomini più rappresentativi del Milan.
“Non è decisiva, è lunga ancora. È lunga, molto lunga. Quindi non credo che sia decisiva. È una partita importante, ma poi alla fine tutte danno 3 punti, quindi tutte sono importanti. Alle volte si perdono campionati con gli scontri diretti con le piccole. Quindi chiaro che lo scontro diretto è importante, ma allo stesso tempo ti fa capire come rapportarti con certe squadre”.
I portieri di Milan-Juventus
“Fare una scelta non è mai bello, perché parliamo di portieri completamente diversi. Maignan ha un’esperienza, arriva un percorso molto importante, portiere della Nazionale francese. Quindi ha un unicum importante. Di Gregorio è al primo anno in una big, al terzo in Serie A, quindi non si possono fare grandi confronti. È chiaro che sono due portieri affidabili in questo momento. Maignan per lo storico che ha e per il vissuto ha qualcosina in più”.
Il rendimento di Theo Hernandez
“Parliamo di un giocatore che non riesce ad avere magari cinque giorni di vacanza consecutivi. Tra Mondiale, nazionale, squadra, è chiaro che può essere sottoposto un po’ alla pressione. Poi dopo fa parte un po’ anche della vita calcistica e credo che solamente lui sa cosa gli fa bene e quali sono gli aiuti che lo possono far tornare ai suoi standard, perché parliamo di un campione di primissimo livello. Quindi quando uno è un campione è campione anche per come si sa gestire e come sa gestire anche i momenti un po’ più difficoltosi”.

Sull’attaccante esterno portoghese
“Deve ancora esprimere tutto il suo potenziale ancora. Solo lui può decidere e può cambiare la sua carriera. Può diventare uno dei giocatori più forti in circolazione, ma deve ancora convincersi di essere il più forte”.
Sulla corsa Scudetto
“Il Napoli me l’aspettavo così in alto perché conosco il mister e sinceramente non credevo che riuscissero. Da una parte si ma dall’altra ti dico che non così rapidamente. Questo fa parte un po’ della sua impronta. Il Milan secondo me sta facendo bene, sta facendo ottime cose. È chiaro però che da qui secondo me a febbraio, marzo, bisogna capire determinate cose. Poi il Napoli non fa le coppe, e questo potrebbe essere un vantaggio. Le altre fanno le coppe e bisogna vedere anche quanto arrivano in fondo”.
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