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La rivoluzione rumorosa di Conceiçao al Milan: le regole che stanno cambiando tutto
Il nuovo tecnico è entrato a gamba tesa nel mondo rossonero: tantissime le cose che sono cambiate in pochi giorni.
L’arrivo di Sergio Conceiçao sulla panchina del Milan segna l’inizio di una nuova era caratterizzata da una gestione tutta nuova.
Il Corriere della Sera svela tutta una serie di norme che il lusitano ha istituito a Milanello e non solo.
Ritorno alle origini
Nessun giocatore ha espresso disappunto, accettando la nuova direzione imposta da Conceiçao. Questa accettazione tacita testimonierebbe del rispetto e della fiducia che il tecnico portoghese è riuscito a instaurare in breve tempo. La decisione di tornare in ritiro a Milanello il giorno prima delle partite è solo un ulteriore passo verso la riscoperta di un’etica lavorativa intransigente, propria di chi vede il calcio non come un semplice divertimento ma come una professione seria e impegnativa. La dichiarazione rilasciata da Conceiçao in conferenza stampa, in cui afferma che “Questo è un lavoro, non un hobby”, sottolinea questa filosofia e mette in chiaro le aspettative del tecnico nei confronti dei suoi giocatori.
Un trofeo come punto di svolta
In soli sette giorni dall’assunzione del ruolo, il portoghese ha guidato il Milan alla vittoria di un trofeo, la Supercoppa, il quale potrebbe rappresentare la svolta di una stagione finora deludente. Ora però bisogna dare seguito a questa vittoria: qualificarsi per la prossima Champions League è fondamentale per il club.

Il nuovo codice di condotta
Una delle prime azioni di Conceiçao è stata quella di stabilire limiti precisi in diverse aree della vita quotidiana dei giocatori, dimostrando fin da subito di voler tenere le redini del gruppo con polso fermo. Tra le nuove regole imposte, spiccano la limitazione dell’uso dello smartphone, con l’obiettivo di favorire la concentrazione e migliorare la qualità delle interazioni personali. Ci sono poi il controllo del peso ogni mattina per monitorare la forma fisica dei calciatori e il divieto di presentarsi in ciabatte a pranzo o durante le riunioni. Le norme, accolte senza proteste dall’intero gruppo, sono state presentate come essenziali per favorire uno spirito di squadra coeso e professionalmente ineccepibile.
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