La prima scelta di Tare per la panchina secondo la Gazzetta dello Sport

La rosea fa un punto sulla situazione legata alla panchina del Milan: il favorito rimane un allenatore top, ma la concorrenza è folta.

Dopo tanti mesi in cui nell’ambiente rossonero si è parlato solo del nuovo direttore sportivo, la questione legata al prossimo allenatore del Diavolo potrebbe diventare un’altra telenovela. Igli Tare conosce bene l’importanza di trovare un tecnico adatto a ricostruire una squadra e con cui instaurare un rapporto lavorativo di livello e, per questo motivo, non vuole perdere ulteriore tempo. Ancora non è arrivato il comunicato ufficiale ma, salvo sorprese clamorose, Sergio Conceiçao verrà sollevato dall’incarico dopo sei mesi molto complicati sulla panchina del Milan.
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Girandola di panchine

In Serie A ci saranno tantissimi cambiamenti in estate: Antonio Conte sembra destinato a lasciare il Napoli, Simone Inzaghi deciderà dopo la finale di Champions League, Igor Tudor non dovrebbe rimanere alla Juventus, Gian Piero Gasperini potrebbe diventare il nuovo allenatore della Roma e Marco Baroni rischia l’esonero dalla Lazio. Inoltre, da monitorare anche la situazione di Vincenzo Italiano a Bologna: le parti si sono già incontrate due volte per il rinnovo del contratto, ma non è arrivato nessun accordo; il Milan è pronto ad inserirsi in un’eventuale crepa, anche se la prima scelta di Tare sarebbe un’altra.

La Gazzetta svela il piano A del Milan

Secondo l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, il nuovo direttore sportivo rossonero vuole riportare Massimiliano Allegri a Milanello dopo undici anni. Il tecnico toscano, però, sembra il favorito per sostituire Conte al Napoli in caso di addio: De Laurentiis lo ha già contattato per tutelarsi. Chiaramente, se le riflessioni dell’allenatore campione d’Italia dovessero prolungarsi, Allegri potrebbe essere più invogliato a firmare con un’altra squadra: Tare punta a convincerlo presentandogli un progetto vincente, con la possibilità di far tornare grande il Diavolo. Da non sottovalutare anche il rapporto con Marotta: se Inzaghi dovesse lasciare, anche l’Inter potrebbe inserirsi nella corsa; il Milan dovrà giocarsi tutte le sue carte in fretta per anticipare la concorrenza.