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Inchiesta ultras: Calabria, Inzaghi e Zanetti saranno ascoltati dai PM
Entra nel vivo il capitolo dell’inchiesta che sta portando a galla il malaffare delle curve milanesi. Ora tocca ai tesserati delle società parlare coi PM
Nel cuore dello sport più amato d’Italia, il calcio, emerge un’inchiesta che scuote i pilastri di due delle squadre più rappresentative, Inter e Milan, portando alla luce questioni delicate che trascendono il rettangolo di gioco. Questo scenario coinvolge figure di spicco delle due società e solleva dubbi sulla natura dei legami tra i club e il mondo ultras, con particolare attenzione alle presunte infiltrazioni della ‘ndrangheta.
Intrecci tra calcio e legalità
L’attenzione dei magistrati si concentra sugli intensi legami tra alcuni rappresentanti di Inter e Milan e i capi ultras, ora sotto inchiesta. Al centro dei riflettori ci sono Simone Inzaghi e Javier Zanetti per l’Inter, mentre per il Milan è il turno di Davide Calabria. Queste personalità sono state chiamate in qualità di persone informate sui fatti, in seguito all’operazione che ha messo in luce le connessioni pericolose tra le curve milanesi e la criminalità organizzata, sconvolgendo l’ambiente calcistico.
Le pressioni sul rettangolo verde
L’indagine denominata “Doppia Curva” ha svelato come alcuni membri delle curve di Milano abbiano esercitato pressioni sui club per ottenere benefici illeciti, tra cui la distribuzione di biglietti. Un episodio su tutti riguarda una conversazione telefonica tra Marco Ferdico, ex capo della curva Nord dell’Inter e ora detenuto con l’accusa di associazione mafiosa, e l’allenatore nerazzurro Simone Inzaghi. La richiesta di Ferdico era quella di intervenire presso la società per ottenere ulteriori biglietti per la finale di Champions League, segnalando come queste pratiche potrebbero aver generato flussi di denaro illeciti.
Risvolti e implicazioni future
L’esito di queste audizioni potrebbe avere ripercussioni significative per Inter e Milan, entrambi sotto osservazione per la presunta incapacità di controllare le influenze esterne nocive sulle loro tifoserie organizzate. La situazione è talmente grave che i magistrati hanno ipotizzato, nel peggiore degli scenari, una possibile amministrazione controllata delle società. Questo potrebbe rappresentare un punto di svolta nello sforzo di ripulire il calcio italiano da elementi esterni che ne minano la credibilità e la sicurezza.
Momento di riflessione per il calcio italiano
Questo delicato momento solleva interrogativi profondi sulla cultura calcistica italiana, spesso criticata per la sua vicinanza con ambienti poco trasparenti. L’audizione di figure di spicco come Inzaghi, Zanetti e Calabria potrebbe non solo gettare luce sui meccanismi interni ai club ma anche stimolare una riflessione più ampia sull’etica sportiva e sull’importanza di salvaguardare il calcio dalle infiltrazioni malavitose.
In quest’ottica, l’indagine “Doppia Curva” si presenta non solo come un’operazione di polizia ma come un momento cruciale per il rinnovamento etico e moraledel calcio italiano, alla ricerca di un nuovo equilibrio tra passione sportiva e legalità.
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