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Inchiesta curve, il PM: “L’Inter finanziava gli ultras” Spunta il nome di Materazzi

Tifosi Inter

Il caso ultras si infittisce. Dalle intercettazioni emerge il rapporto molto stretto tra il capo della Nord, Marco Ferdico, e le alte sfere dell’inter.

Nel cuore pulsante del calcio italiano, uno dei teatri più celebri è senza dubbio il San Siro di Milano, tempio sportivo che ospita le partite casalinghe di due delle squadre più blasonate: l’Inter e il Milan. Negli ultimi tempi, però, dal lato nerazzurro, l’attenzione si è spostata dal rettangolo verde alle tribune, precisamente verso la Curva Nord, dove l’ombra della criminalità sembra essersi insinuata tra i rigori del tifo organizzato.

La relazione tra l’Inter e la Curva Nord

L’indagine della Procura di Milano ha gettato luce su un rapporto intricato e problematico tra l’Inter e alcuni capi ultras tra i più influenti, in particolare figura Marco Ferdico, arrestato insieme ad altri per il suo ruolo dominante all’interno della tifoseria organizzata. Tali dinamiche interne alla Curva Nord rappresentano un nodo gordiano per la società nerazzurra, che si trova a fare i conti con un sistema di convenzioni e relazioni che sembrano aver favorito l’infiltrazione di elementi criminosi all’interno dell’organismo societario stesso. Dal lavoro degli inquirenti emerge un quadro preoccupante: l’eliminazione di singole pedine come Ferdico non è considerata sufficiente a risanare una situazione ormai radicata. La preoccupazione è che nuove figure, pur in assenza dei precedenti influenti, possano ritrovarsi immerse nello stesso ambiente pernicioso, perpetuando un ciclo di illegalità difficilmente sfaldabile.

Infiltrazioni e richieste

Dall’indagine emergono episodi particolarmente significativi che illustrano la portata del problema. Ad esempio, si parla di una telefonata intercettata tra Ferdico e l’ex difensore nerazzurro Marco Materazzi, in cui si fa riferimento a controlli della polizia sulla curva e a informazioni ottenute da Javier Zanetti, vicepresidente del club, affermando che “ci sono dei funzionari di polizia che stanno monitorando la curva, anche per l’accaduto…al povero Vittorio“. Inoltre, si citano episodi in cui Ferdico e altri capi ultras hanno esercitato pressioni sulla società per ottenere biglietti supplementari per la finale di Champions League del 2023, dimostrando un rapporto di sudditanza dell’Inter nei confronti di questi individui. Il PM che sta conducendo le indagini riporta: “quando si rapporta” con Marco Ferdico, “e in particolare cede alle pressioni” di quest’ultimo, che vuole “ottenere” altri biglietti, l’Inter “di fatto finanzia” lui e gli altri ultras.

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Dialoghi rivelatori

Alcuni dialoghi intercettati gettano luce sulle modalità con cui queste influenze venivano esercitate. In uno scambio, Ferdico si rivolge all’allenatore dell’Inter, Simone Inzaghi, richiedendo esplicitamente 200 biglietti in più per la finale di Champions League, mostrando un’insolita confidenza e autorità nel rapporto con la dirigenza tecnica e sportiva del club. Un’altra intercettazione riporterebbe il discorso – da dimostrare – avvenuto tra Ferdico e Simone Inzaghi: “Aggressivo no, però gli dico mister io ti voglio dire una cosa… qui sei a Milano, non sei in provincia… a me mi dispiace però devi iniziare a tirare fuori un attimo la garra perché… Mauro bisogna dirgli le cose che pensiamo… io parlo così domani, gli dico quello che gli devo dire… qua sei a Milano, quando sei in dieci metti due punte, lasci due punte”.

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