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Il Milan non l’ha mai digerita. Ora si và per tribunali

Moncada, Furlani e Scaroni

La decisione del sindaco di Bologna di rinviare il match del 26 ottobre torna a far discutere. Il recentissimo Venezia-Como giocato sotto il nubifragio fa pensare e la società rossonera andrà per vie legali.

La controversia sorta tra il Milan e il Comune di Bologna per la decisione di sospendere e rinviare la partita di campionato tra Bologna e Milan, inizialmente fissata per il 26 ottobre torna a far parlare di se.

La disposizione, decisa dal sindaco di Bologna Matteo Lepore il 24 ottobre a causa delle forti piogge che avevano colpito l’Emilia in quella settimana, aveva da subito sollevato non poche polemiche ed il Milan non l’ha mai mandata giù, supportato anche da evidenti incongruenze nel processo che ha portato a tale decisione.

Il cuore della controversia

Il Milan, sentendosi da subito danneggiato dalla decisione di annullare l’incontro senza considerare alternative come lo svolgimento a porte chiuse o lo spostamento in un altro stadio, ha deciso di impugnare l’ordinanza. La società meneghina ritiene il provvedimento “iniquo e incoerente”, soprattutto perché durante lo stesso periodo sono state permesse altre manifestazioni sportive nel bolognese, seppur senza pubblico. Questa decisione è vista come un atto di ingiustizia che va rettificato attraverso vie legali.

Reazioni e solidarietà

Il caso ha suscitato le reazioni non solo del Milan ma anche di altre figure chiave nel mondo del calcio italiano. Anche il Consiglio di Lega Serie A ha espresso la volontà di presentare ricorso contro la decisione, mostrando un fronte unito nel cercare di proteggere gli interessi sportivi e materiali dei club coinvolti. L’impegno già preso dal club rossonero a destinare eventuali risarcimenti a fini benefici tramite Fondazione Milan sottolinea una visione che oltrepassa il mero interesse sportivo per abbracciare un impegno sociale tangibile.

Stadio Dall'Ara
Stadio Dall’Ara, Bologna

Ricorso al TAR

Il Milan è convinto che il ricorso sia un atto dovuto. Sia perché la decisione ha già avuto ripercussioni sull’andamento del campionato del Milan e sul futuro certo intasamento del calendario, sia perché costituisce un pericoloso precedente. Secondo la società rossonera, il rinvio di Bologna-Milan ha creato danni materiali e sportivi decisamente evitabili. Per tutto ciò Il club rossonero ha presentato ricorso al TAR dell’Emilia Romagna.


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