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“Ibra la cosa più inquietante del Milan”, volano parole grosse: è polemica
Il Milan, dopo la sconfitta a Firenze, è finito nuovamente nell’occhio del ciclone. La polemica si infiamma e volano parole grosse.
Il Milan sembrava in grado di dare una sterzata significativa al proprio campionato, soprattutto dopo la vittoria del derby. La sconfitta in Champions contro il Levekusen, e quella a Firenze in campionato, hanno riacceso la spia dell’emergenza sul quadrante di bordo degli uomini di Fonseca.
Spia rossa che caratterizza anche i giudizi sulla società, rea di aver scelto un allenatore non adatto per una piazza importante come quella di Milano e di aver compiuto scelte di mercato rivedibili. Una su tutte la cessione di Kalulu alla Juventus.
Sono tornati i “fantasmi”
Il Milan, sotto la guida di Paulo Fonseca, ha mostrato segni di fragilità che non sono passati inosservati. La passività evidenziata nella partita contro la Fiorentina, accompagnata da errori significativi come quello di Theo Hernandez e dalla tensione tra i giocatori, ha riportato alla luce dei problemi che necessitano soluzioni immediate. Tali circostanze, unite alla sconfitta, hanno riaperto il dibattito sulla capacità di Fonseca di mantenere la panchina rossonera. Ore di riflessione in casa Milan, seppur ufficialmente il tecnico è stato più volte confermato.
Si infiamma la polemica
A rende ancor più piccante di quanto già lo sai la polemica attorno al Milan, ci pensa il noto regista Pupi Avati. Quest”ultimo, noto anche per la sua passione per i colori rossoneri, intervenuto a Radio Rai 1, non ha risparmiato parole grosse di critica nei confronti di Ibrahimovic e Fonseca. Ha affermato infatti che “lo svedese è la cosa più inquietante del Milan, che sta fisso in tribuna, ma di cui non capisco il ruolo. Mi fa una tenerezza infinita da questo punto di vista”. Su Fonseca invece ha affermato con tono sarcastico che “in un mio film potrebbe fare il portiere di un palazzo periferico romano che non riconosce gli inquilini: non ha ancora capito chi è Pulisic”.

Pupi Avati non è nuovo alle critiche al Milan
Il noto regista, nel recente passato, si era già lasciato andare a dichiarazioni decisamente forte dal tono critico e polemico. Nemmeno pochi mesi fa disse che “con questo Pioli non ho più una storia d’amore. Nel momento in cui hanno liquidato in modo spietato e disumano Maldini, Stefano Pioli non ha detto una parola, è rimasto immobile seduto su quella poltrona, non è stato riconoscente nei riguardi di chi aveva fatto tanto per lui. Io l’irriconoscenza non la so sopportare. Non riesco più a tifare per questo Milan perché c’è questo Pioli, finché c’è Pioli non ci riesco, spero prima o poi ci lasci, non sulla terra, non umanamente. Quando gioca il Milan ora tifo sempre contro”.
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