Gimenez torna in gruppo, ma a Napoli un’assenza pesa come un macigno: le ultime da casa Milan

Sergio Conceiçao ha ritrovato il messicano dopo il brutto colpo alla caviglia rimediato in nazionale: a Napoli ci sarà. Ma c’è un’assenza che fa rumore…

Siamo alla vigilia di Napoli-Milan, un match dai mille significati dove la volata scudetto si intreccia con la lotta per un posto in Champions League. Il primo tema riguarda Antonio Conte: il tecnico salentino avrebbe potuto partecipare a questa gara sulla panchina opposta, ma la dirigenza rossonera, a giugno, ha scelto Paulo Fonseca; attenzione alla prossima estate, non è escluso che il Diavolo faccia un tentativo per l’ex allenatore del Chelsea. Attualmente, però, alla guida del Milan c’è Sergio Conceiçao, pronto a giocarsi tutte le carte fino al termine della stagione ma con la consapevolezza che la società sta guardando altrove per il futuro.

Il Milan ritrova Gimenez

Le condizioni di Santiago Gimenez al termine della gara tra Messico e Panama avevano fatto scattare gli allarmi a Milanello: l’attaccante era uscito claudicante per un colpo alla caviglia. Dopo aver svolto un lavoro differenziato nella giornata di mercoledì, è tornato ad allenarsi con il resto dei compagni nel giorno successivo e sarà pronto per la trasferta di Napoli. Conceiçao ha tutta la rosa a disposizione ad eccezione di Emerson Royal, ancora alle prese con l’infortunio al polpaccio rimediato nella gara casalinga di Champions League contro il Girona. Sarà l’unico assente della trasferta insieme a Musah, squalificato per somma di ammonizioni: scaldano i motori Bondo e Loftus-Cheek per sostituirlo.

Un’assenza che fa rumore

Proprio nella giornata di giovedì, però, è mancato all’appello un attaccante, o meglio, un ex centravanti: Zlatan Ibrahimovic non è apparso nel campo sportivo rossonero. Furlani è andato a trovare la squadra mercoledì, mentre Moncada è stato presente in entrambi i giorni. La notizia è il rientro dello svedese a Milanello nell’antivigilia del match: Ibra ha preferito scegliere un giorno dove non era presente l’amministratore delegato, segno del grande gelo tra le parti. Come ben sappiamo. la classe dirigenziale del Diavolo è divisa in due parti: vedremo se e quanto sarà sostenibile questa guerra fredda all’interno del club di via Aldo Rossi.