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Furlani da Cardinale, il budget è ridotto: retroscena sul viaggio negli States

Giorgio Furlani

Furlani vola a New York per un vertice cruciale con Cardinale: il futuro del Milan in bilico. Tra bilanci, mercato e un nuovo DS, il Diavolo cerca la sua strada.

Giorgio Furlani ha preso un aereo per New York il 6 marzo 2025, direzione Gerry Cardinale, il boss del Milan targato RedBird. Non è una vacanza, ma un incontro che sa di resa dei conti per il futuro rossonero. La squadra arranca, la Champions è un miraggio e i tifosi rumoreggiano. Serve un piano, e serve subito. Furlani, che di fatto è l’uomo al volante del club, deve parlare con Cardinale di tutto: dal nuovo direttore sportivo al bilancio, passando per una strategia che tenga il Milan a galla. Il problema? I soldi non abbondano, e questo complica ogni mossa. È il momento della verità per capire dove vuole andare il Diavolo.

Pochi soldi, tanti problemi: il nodo economico

Il Milan non naviga nell’oro, inutile girarci intorno. Lo aveva già detto Cocirio, il CFO, qualche mese fa: il bilancio sarà in pareggio, forse con un piccolo rosso, ma niente di più. Senza Champions League, però, anche quel poco svanisce, e il mercato estivo diventa un rebus. Furlani vuole mettere il suo timbro sulla scelta del ds – si parla tanto di Igli Tare – ma deve fare i conti con Cardinale e Ibra, che spingono per un profilo più tecnico. Intanto, il progetto stadio resta un sogno lontano. Il viaggio a New York è una missione delicata: trovare il modo di far quadrare i conti senza rinunciare a sognare in grande, o almeno provarci.

Dietro le quinte: tensioni e speranze

Non tutto fila liscio tra Furlani e il resto della truppa. La sua assenza dai colloqui di Londra per il ds, gestiti da Cardinale e Ibrahimovic, ha fatto storcere il naso a qualcuno. Si dice che ci siano visioni diverse, e questo summit potrebbe essere il momento per chiarirsi. Il Milan ha bisogno di una scossa: un nuovo allenatore, forse qualche cessione pesante come Theo o Leao, ma con un budget tirato non si può sbagliare. Furlani, che viene dal mondo Elliott e ora è il braccio destro di Cardinale, non è andato negli States per un caffè con vista su Manhattan. Vuole dimostrare che anche con poco si può costruire tanto.

Moncada, Furlani e Scaroni
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