News
Elogio a Re Carlo Ancelotti, signore della Champions

Carlo Ancelotti è diventato il primo allenatore della storia a vincere 4 Champions League, due con il Milan e due col Real.
Con la vittoria contro il Liverpool per 1-0 grazie al gol di Vinicius Jr, il Real Madrid ha vinto la sua quattordicesima Champions League della storia e in panchina c’è seduto Carlo Ancelotti, detto Re Carlo, signore della Champions League. E si proprio Re Carlo perché, Carletto, come lo chiamano affettuosamente i tifosi del Milan è diventato il primo allenatore a vincere per 4 volte la Champions League. Se si considerano anche le due da giocatore, sempre con il Milan sono 6, in una parola leggenda.

E lo stesso Carletto a togliersi qualche sassolino nella scarpa ieri nel post partita ai microfoni di Mediaset, dicendo come lo davano per “bollito” ed invece eccolo lì ancora ad alzare la coppa dalle grandi orecchie, per non dimenticare la Liga. Gli hanno detto che era solo fortunato, e lui di gran classe ha risposto che un allenatore vincente è certamente anche fortunato e di come il calcio nonostante sia cambiato in 20 anni, quello che non è cambiato è che sono i grandi calciatori a far vincere le partite e le coppe.
-
Calciomercato5 giorni ago
Calciomercato Milan, retroscena e conferme: da Loftus-Cheek a Pulisic, in molti hanno rischiato l’addio
-
Calciomercato7 giorni ago
Calciomercato Milan, Skriniar parla per la prima volta dei rossoneri
-
News6 giorni ago
Ultime Milan, possibili novità sulla proprietà: Pellegatti rilancia anche l’ipotesi Maldini
-
News7 giorni ago
Ultime Milan, Leao diventa un caso? Cosa filtra sul suo rientro
-
Calciomercato5 giorni ago
Calciomercato Milan, su Maignan si allungano ombre difficili da ignorare
-
News7 giorni ago
Ultime Milan, possibile cambio alla guida del club: occhio ad una storica famiglia americana che può far sognare i tifosi
-
News6 giorni ago
Ultime Milan, contro il Bologna non ci sarà Leao: la scelta di Allegri sorprende
-
News6 giorni ago
Formazione Milan contro il Bologna: tutti i titolari e i dubbi sull’attacco