“E’ un gatto attaccato ai c******i”, nuova rivelazione a sorpresa su Conceicao: il retroscena che alimenta la polemica

“E’ un gatto attaccato ai c******i”, nuova rivelazione a sorpresa su Conceicao. Parole forti che aprono il dibattito.

Il Milan ha vissuto ore particolarmente tese dopo la lite a fine partita tra Calabria e Conceicao, un episodio che ha scatenato opinioni discordanti tra tifosi e addetti ai lavori. Inizialmente ridotto a un semplice scontro di carattere, l’ultimo aggiornamento rivela quale sia stato il vero motivo scatenante della contesa, riaprendo la polemica. Le rivelazioni, infatti, gettano nuova luce su un conflitto più profondo, alimentando ulteriori discussioni sull’ambiente interno della squadra. Il clima ora deve tornare il più sereno possibile, visto il delicato impegno di domani a Zagabria che potrebbe aprire ai rossoneri le porti degli ottavi di finale di Champions League.

Il Milan vola a Zagabria incerottato: le ultime

Il Milan arriva a Zagabria decisamente incerottato, con Conceicao costretto a scelte difficili per formare un 11 competitivo. La squadra è alle prese con diverse assenze, e la tensione è palpabile. Intanto, la polemica attorno al mister rossonero si riaccende dopo l’ultima rivelazione che lo descrive come “un gatto attaccato ai c******i”, un’espressione che ha suscitato non poche reazioni. Impossibile non collegare quanto emerso in merito a quanto visto domenica dopo la partita contro il Parma, precisando ovviamente che la posizione su Conceicao non corrisponde al nostro pensiero che, giornalisticamente parlando, riportiamo il virgolettato altrui.

“E’ un gatto attaccato ai c******i”, parole forti su Conceicao

Fabio Cannavaro, allenatore della Dinamo Zagabria, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Milan, in programma domani alle 21:00 in Croazia. L’ex capitano della Nazionale ha rivelato un interessante retroscena su Sergio Conceiçao: “Sono contento di rivederlo, ho un rapporto eccezionale con lui. È un grande professionista. Non pensavo che da calciatore potesse diventare un allenatore di questo livello. È sempre stato spigoloso, si lamentava un po’ di alcune cose. Renzo Ulivieri gli disse che era un ‘gatto attaccato ai coglioni’.