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DS e allenatore, il consiglio di Sacchi al Milan

Arrigo Sacchi

Sacchi demolisce il Milan: “Senza gioco né idee, così non si va da nessuna parte”. L’ombra del suo grande passato si allunga sul presente rossonero.

Arrigo Sacchi, icona del calcio italiano e mente dietro il Milan dei trionfi anni Ottanta, torna sotto i riflettori con un’intervista al vetriolo concessa alla Gazzetta dello Sport. Commentando la recente sconfitta dei rossoneri contro il Napoli, l’ex tecnico non ha usato giri di parole per descrivere le lacune di una squadra che sembra aver smarrito la strada. In un momento cruciale della stagione, con il quarto posto ormai un miraggio e la Coppa Italia come ultima spiaggia, le sue riflessioni colpiscono duro, mescolando critica spietata e nostalgia per un calcio che lui stesso ha reso leggendario. Le parole di Sacchi non sono solo un’analisi tecnica, ma un richiamo a un’identità che il Milan fatica a ritrovare.

Una difesa da mani nei capelli

Sacchi ha puntato il dito sulla debacle difensiva contro il Napoli, definendo il Milan “imbarazzante” nella gestione della retroguardia. “Non era il miglior Napoli, eppure è bastato per mettere sotto un Milan disorganizzato e confuso”, ha dichiarato alla Gazzetta. Gli errori nei due gol subiti, secondo lui, sono figli di un posizionamento sbagliato e di una mancanza di lucidità: “Ti viene da metterti le mani nei capelli”. Anche nella reazione del secondo tempo, l’ex allenatore ha visto poco di salvabile: la squadra ha provato a rialzare la testa, ma senza un’idea chiara, finendo per girare a vuoto. Per Sacchi, questi problemi non sono casuali, ma il sintomo di un lavoro tattico che non ha mai preso forma.

Un monito alla società

Non solo campo, però: Sacchi ha allargato lo sguardo alla gestione del club, lasciando cadere una frase che pesa come un macigno: “Per arrivare a grandi successi servono persone affidabili”. Un messaggio criptico, ma che sembra criticare l’assenza di figure solide ai vertici rossoneri. Rispondendo ai tifosi che lo fermano per strada in cerca di consigli, l’allenatore di Fusignano ha suggerito che i problemi strutturali siano la vera zavorra del Milan. Le sue parole, dure ma intrise di verità, suonano come un appello a una società che, tra alti e bassi, stenta a ricostruire quella grandezza che Sacchi stesso ha contribuito a forgiare.

Thiaw, Leao, Reijnders e Pulisic esultano dopo aver segnato un gol con la maglia del Milan, un momento di gioia e collaborazione tra i giocatori durante una partita di Serie A.
Thiaw, Leao, Reijnders e Pulisic festeggiano insieme dopo aver segnato un gol con la maglia del Milan, mostrando il loro entusiasmo e la sintonia di squadra (fonte foto: Image Photo Agency) – www.notiziemilan.it

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