Dopo Ricci, Tare in pressing per Xhaka: sul tavolo anche due alternative

Milan in cerca di rinforzi a centrocampo: le trattative in corso e le possibili mosse future per completare la rosa.

Il Milan è attualmente impegnato a rafforzare il proprio centrocampo in vista della prossima stagione. Dopo aver accelerato le operazioni per Samuele Ricci, giovane centrocampista del Torino, con il quale è stato raggiunto un accordo preliminare, il club rossonero è alla ricerca di ulteriori innesti. La partenza di Reijnders e le possibili cessioni di altri elementi come Yunus Musah rendono necessario un intervento deciso sul mercato. La società ha già pianificato alcune mosse per garantire qualità e sostanza in mezzo al campo, un reparto cruciale per gli equilibri della squadra.

Milan e Xhaka: accordo vicino con il mediano del Bayer Leverkusen

Tra le principali opzioni valutate dal Milan, spicca Granit Xhaka, esperto centrocampista del Bayer Leverkusen. Negli ultimi giorni è stata raggiunta una sorta di intesa per un contratto triennale, che prevedrebbe un ingaggio di quattro milioni di euro a stagione. Il padre del giocatore ha confermato che il Milan è in contatto con il suo entourage, ma resta da definire l’accordo economico tra i club. Il dirigente del Bayer, Rolfes, tiene il punto con una richiesta di 15 milioni di euro, mentre il Milan è disposto a offrire 10 milioni. Le prossime mosse di Igli Tare, responsabile del mercato rossonero, potrebbero essere decisive per colmare la differenza tra domanda e offerta.

Altre opzioni sul tavolo: Jashari e Guerra come alternative

Nonostante l’interesse per Xhaka, il Milan valuta anche altre alternative. Tra queste, Ardon Jashari del Club Brugge, per cui il club belga chiede 40 milioni di euro, mentre il Milan è disposto a offrire fino a 35 milioni, bonus inclusi. Un’altra opzione è Javi Guerra del Valencia, il cui prezzo di mercato supera i 25 milioni di euro. Queste alternative sono considerate più futuribili e potrebbero richiedere un investimento maggiore, ma offrirebbero al Milan una prospettiva di crescita a lungo termine. La dirigenza rossonera dovrà quindi decidere con attenzione, bilanciando l’esperienza immediata con il potenziale futuro delle giovani promesse.