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Distaso: “Il Milan non sta sfruttando appieno Leao ma non gli si può chiedere di sacrificarsi di più”

Rafael Leao

Il giornalista Andrea Distaso dati alla mano ha analizzato l’inizio di stagione del portoghese.

Andrea Distaso su calciomercato.com ha dedicato un lungo approfondimento alle prestazioni di Rafael Leao dopo le critiche di Arrigo Sacchi. “Il dibattito è aperto e ad alimentarlo ha contribuito Arrigo Sacchi. Con un’analisi severa ed impietosa nei confronti dei problemi palesati dal Milan nella sua proposta di gioco. Un giudizio che non tiene tuttavia conto, probabilmente, di una serie di statistiche che sembrano dire altro. Il problema semmai è quello di un Milan che non sta sfruttando appieno il potenziale del suo giocatore di maggiore qualità e che non sta in generale producendo una fase offensiva all’altezza della situazione”.

esultanza gol Rafael Leao
esultanza gol Rafael Leao

Statistiche negative rispetto al passato

“Guardiamo alle ultime tre stagioni: la 2021/2022, quella scorsa e quella appena partita. Il classe ‘99 ha già eguagliato in termini realizzativi l’avvio del precedente campionato, ma riservando numeri diversi dal punto di vista del coinvolgimento da parte dei compagni. Per esempio, citando i dati forniti da Kickest, i tiri tentati sono 9 (uno ogni 45 minuti circa), contro i 92 dello scorso anno (uno ogni ogni 26.4 minuti) e i 97 di quello prima (uno ogni 27’). Anche in termini di dribbling, pezzo pregiato della collezione di Leao, il piatto piange rispetto agli ultimi due campionati presi in esame: ad oggi, il numero 10 rossonero ne ha tentati 24 – uno ogni 16.79 minuti – contro i 149 della stagione 2022/23 (uno ogni 16.3 minuti) e i 163 della 2021/22 (uno ogni 16 minuti). E chiudiamo coi passaggi effettuati, con una media rimasta sostanzialmente invariata, passata da uno ogni 3.07 minuti della cavalcata tricolore a quella di uno ogni 3.66 delle prime 5 partite dell’attuale campionato”.

Il vero problema

“Su questo i dati sembrano dargli ragione: nel 2021/2022 aveva sommato un totale di 31 tra palloni rubati ed intercettati (uno ogni 84’), passando per il miglioramento dell’ultimo anno – uno ogni 65.6’ – e arrivando alle statistiche attuali, con appena 3 palle rubate. I numeri sono numeri, ma non è detto che inquadrino con precisione il vero problema. Chiedere al portoghese di sacrificarsi ulteriormente e poi essere risolutivo nella metà campo opposto è una forzatura. E non inquadra la difficoltà principale di una squadra capace di andare a segno due volte negli ultimi 270 minuti tra campionato e Champions League. Nel derby perso nettamente contro l’Inter, ha fatto toccare a Leao la metà dei palloni di capitan Calabria. Su questo c’è indubbiamente da lavorare“.


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