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Di Stefano: “La conferenza non è stata da Ibrahimovic, ecco cosa farà Fonseca, ho una speranza”

Zlatan Ibrahimović

L’inviato di Sky Sport a seguito spesso dei rossoneri Peppe Di Stefano ha ammesso di avere qualche perplessità sulle parole dello svedese.

Peppe Di Stefano al canale YouTube di Radio Rossonera ha parlato dell’apporto di Paulo Fonseca e non solo. “Cosa farà di nuovo rispetto al corso Pioli? Darà sicuramente un po’ più di equilibrio in difesa. Oggi parlavo con un collega romano sugli anni a Roma di Paulo Fonseca: era molto offensivo, faceva giocare bene le squadre ma aveva poco equilibrio. Ma negli ultimi 2 anni a Lille ha migliorato la sua organizzazione difensiva. Sicuramente questo serve al Milan”. 

Paulo Fonseca
Paulo Fonseca

Gli interventi sul mercato

Sono convinto che la squadra che vedremo un minuto dopo la chiusura del mercato sarà diversa rispetto a quella che pensiamo adesso: il Milan comprerà qualcosa di diverso. Sarà il solito 4-2-3-1 ma con una fisionomia cambiata probabilmente con un terzino, o un centrocampista, o un trequarti o un attaccante diverso. In questo momento regna un silenzio che da una parte non fa felice i tifosi, dall’altra voglio pensare che sia parte di una programmazione taciturna che prima o poi mostrerà i propri frutti. E’ un’estate molto particolare, i conti si faranno l’ultimo giorno del mercato ma con un allenatore nuovo sarebbe stato meglio consegnargli la squadra il prima possibile. Ma anche con gli europei di mezzo, io credo che Paulo Fonseca il vero Milan lo comincerà ad allenare ad inizio agosto”.

La parole dello svedese

“E’ stata una conferenza non da Ibrahimovic. Prima era talmente forte che non parlava mai prima, ma sempre dopo la partita, era uno che dava i titoli. La conferenza è stata equilibrata, preparata: quando diventi dirigente devi essere più ponderato. Io non so giudicarla come una bella conferenza o meno ma sono e resto convinto di una cosa: se Zlatan Ibrahimovic è sceso in campo, prima o poi farà Ibrahimovic. Non può essere un dirigente, una persona, un uomo del calcio come lui che si accontenti di quello che a volte si vuol fare credere: io credo che prima o poi Ibrahimovic verrà fuori. Vedremo se avrò torto o ragione”.


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