Daniele Garbo commenta il possibile ruolo di Xhaka nel nuovo Milan di Allegri

La trattativa tra il Milan e Granit Xhaka suscita interesse mentre Gattuso assume il ruolo di ct della Nazionale Italiana.

Il mondo del calciomercato è sempre in fermento, e le grandi squadre come il Milan sono continuamente al centro di discussioni riguardanti possibili acquisti e cessioni. Recentemente, l’attenzione si è focalizzata su un nome ben noto nel panorama calcistico europeo: Granit Xhaka. Il centrocampista svizzero, attualmente in forza al Bayer Leverkusen, è stato accostato al club rossonero, suscitando interesse tra i tifosi e gli addetti ai lavori. Parallelamente, un altro tema di grande rilevanza è l’annuncio di Rino Gattuso come nuovo commissario tecnico della Nazionale Italiana, una scelta che sta facendo discutere gli esperti del settore.

L’interesse del Milan per Xhaka e l’analisi di Daniele Garbo

Durante un’intervista rilasciata a TMW Radio, il giornalista Daniele Garbo ha fornito il suo punto di vista sulla possibile acquisizione di Granit Xhaka da parte del Milan. Secondo Garbo, il centrocampista svizzero rappresenterebbe un elemento fondamentale per il gioco di Massimiliano Allegri, apportando quella presenza e personalità che sembrano mancare attualmente nella squadra rossonera. “Xhaka è uno importante per il gioco di Allegri. E’ uno che mancava nel Milan. E ha personalità”, ha dichiarato Garbo, sottolineando come l’acquisto potrebbe colmare alcune lacune nel centrocampo milanista. Parallelamente, ha espresso un’opinione su Lorenzo Lucca, vicino al Napoli, definendolo un buon acquisto eventualmente ma più adatto a un ruolo di seconda linea.

Il ritorno di Gattuso in Nazionale e le preoccupazioni di Garbo

L’altra notizia di rilievo riguarda la nomina di Rino Gattuso come nuovo ct della Nazionale Italiana, un ruolo che porta con sé grandi responsabilità e aspettative. Garbo, tuttavia, ha espresso delle riserve sulla scelta, ricordando i problemi storici del calcio italiano e la necessità di una figura capace di affrontarli efficacemente. “Dal 2017, quando l’Italia fu eliminata dalla Svezia, pensavo che fossi all’anno zero, ma non è cambiato nulla”, ha affermato, aggiungendo che non è sicuro che Gattuso sia l’uomo giusto per portare la Nazionale ai Mondiali. Ha suggerito che una figura come Allegri potrebbe essere stata più adatta per la panchina azzurra, grazie alla sua capacità di leggere le partite e gestire situazioni complesse.