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Dal ritorno di Maldini al rimpianto Tonali: la settimana del Milan

Paolo Maldini

Il piano per il grande ritorno di Maldini, il rimpianto Tonali e le voci di mercato. Ecco l’ultima settimana del Milan.

E meno male che il campionato era fermo per le Nazionali. Doveva essere una settimana di “scarico”, di rilassamento, e disintossicazione dalle avversità in cui il Milan ha dimostrato di stagnare in Serie A. E’ stata invece una settimana carica di notizie, tra suggestioni e rimpianti, voci di mercato e dietrologie. Insomma, chi ama il Milan non si annoia mai, nemmeno quando non rotola il pallone in un campo di calcio. Partendo da Maldini, passando per Tonali, fino a toccare i sempre vivi casi Leao e Theo, senza dimenticare il “desaparecidos” Ibrahimovic. Ecco cosa è accaduto nell’ultima settimana a tinte rossonere.

Il “piano Maldini”

La voce circolata nelle ultime ore è decisamente forte, spiazzante, e al contempo carica di speranza, mista forse a utopia e suggestione. Parliamo di calcio, il mondo parallelo dove tutto o quasi è possibile, dove la fantasia supera la realtà che, a volte, si evolve con una così rapida successione di eventi da trasformasi, a seconda dei casi, in favola o incubo. In questo caso le caratteristiche sono quelle della fiaba: il ritorno del grande capitano al Milan, quella che è, per antonomasia, casa sua. Il “piano Maldini” sembra avere, metaforicamente, le connotazioni del famoso e salvifico piano Marshall: la rinascita e la ricostruzione dopo le macerie. C’è chi afferma – Fabio Santini – che “Maldini si sta muovendo in Arabia per trovare soci che rilevino il pacchetto di maggioranza di Gerry Cardinale, il 51 o 52 per cento“, aggiungendo che “prima o poi lo troverà e allora rientrerà nel Milan”.

Sandro Tonali
Sandro Tonali

Il rimpianto Tonali

L’addio di Tonali al Milan è una ferita che sanguina ancora – almeno per molti tifosi rossoneri – e continuerà a sortire dolore e sgomento finché l’undici di Pioli, prima, e Fonseca ora, non riuscirà a tornare vincente. Le vittorie cicatrizzano i dolori del passato, cancellano i precedenti eroi per far spazio ai nuovi. Vincere aiuta a vincere, alimenta lo spirito e la serenità, è la via salvifica al rimpianto e alla mancanza di ciò che è stato. Rivedere “Sandrino” in un campo di calcio ha fatto male, riconoscerne il milanismo imperante in una settimana caratterizzata dal caso – il non evento secondo Furlani – cooling break, ha colpito come un fendente al cuore molti tifosi rossoneri. Quel suo assist, morbido e vellutato con il tacco per Dimarco, ha riacceso la macchina dei ricordi. La mente è volata a quel giorno di aprile del 2022, il 24 per essere precisi, in cui con la stessa leggerezza allungava verso la rete dell’Olimpico il gol della vittoria contro la Lazio, scucendo dal petto nerazzurro una gran parte dello scudetto. Tonali resterà sempre un rimpianto, almeno fino alla prossima vittoria tricolore e, forse, anche oltre.

Le voci di mercato

Poi c’è il mercato, nonostante i suoi battenti siano chiusi da giorni. Il suo eco non accenna a placarsi, a sopirsi, e spegnersi almeno fino a gennaio. I suoi venti caldi investono Milanello, gelando le aspettative e le ambizioni dei tifosi rossoneri. Le richieste di Theo per rinnovare con il Milan suonano come venti di bora sulle speranze di continuare a vederlo sfrecciare in maglia rossonera. Lidi più caldi, vedi Madrid e il Real, fanno paura soprattutto perché pare siano maggiormente predisposti ad accontentare le voglie da 8 milioni che il francese ha presentato al Club di Via Aldo Rossi.

Insomma, il campionato era in pausa, esattamente come ha prescritto Fonseca ai suoi ragazzi concedendo un totale di quattro giorni di riposo ma, a conti fatti, la tensione nervosa attorno al Milan è stata forse anche maggiore dei giorni che hanno fatto seguito alla sconfitta di Parma. Gli uomini di Fonseca, al rientro, avranno un trittico di partite da far tremare i polsi: Venezia, Liverpool e Inter. Tornando alle metafore meteorologiche, il “Giuliacci” della situazione prevede perturbabilità, toccherà al Milan fare di tutto per far sorgere il sole anziché nuovi, e pericolosi, nuvoloni di tempesta.


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