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Da Modric a Ricci, come cambia il nuovo Milan di Allegri

Massimiliano Allegri torna sulla panchina del Milan: un azzardo o una mossa vincente per il futuro dei rossoneri?
Il Milan si prepara a una nuova era con il ritorno di Massimiliano Allegri al timone. Dopo aver chiuso una stagione piena di alti e bassi, il club rossonero riparte con l’obiettivo di ritornare ai vertici del calcio italiano e internazionale. La scelta di Allegri come allenatore segna un’inversione di tendenza rispetto alla filosofia di gioco dominante adottata in passato, sottolineando la volontà della dirigenza di puntare su un approccio più pragmatico e orientato ai risultati. Questa decisione arriva in un momento cruciale, con il campionato che si preannuncia competitivo e incerto.
Il ritorno di Allegri e la nuova direzione tattica del Milan
L’ingaggio di Massimiliano Allegri da parte del Milan ha suscitato opinioni divergenti tra tifosi e addetti ai lavori. Secondo l’ex calciatore e oggi procuratore Oscar Damiani, la scelta di affidarsi ad Allegri non è sorprendente. Damiani ha dichiarato a MilanNews.it: “Sorpreso no perché nel calcio di oggi non mi sorprende nulla. Mi fa piacere però questa scelta, perché sono un estimatore nonché amico di Max“. Questa mossa riflette un cambiamento nella visione del club, che un anno fa aveva scelto Fonseca per un gioco più offensivo. Ora, con Allegri, il Milan abbraccia una mentalità più pragmatica, simboleggiata dalla sua capacità di adattare le squadre alle situazioni di gioco, senza rinunciare all’ambizione di ottenere risultati significativi.
Nuovi innesti e sfide per il Milan nella stagione 2025/26
Il Milan ha già iniziato a muoversi sul mercato per rafforzare la rosa. Tra i nuovi arrivi, spicca il nome di Ricci, considerato una scommessa interessante. Damiani ha commentato: “La grande scommessa. Bravo giocatore, ha fatto bene al Toro ma tra Toro e Milan c’è differenza“. Inoltre, il club è vicino all’acquisto di Luka Modric, un giocatore di indubbia classe e personalità, anche se l’età può rappresentare un’incognita. Un altro aspetto rilevante è l’assenza di Theo Hernandez dai convocati, una decisione che, secondo Damiani, è stata concordata tra le parti. Con il campionato alle porte, il Milan parte sulla carta allo stesso livello delle altre contendenti, ma dovrà dimostrare sul campo di poter competere con squadre come il Napoli, che attualmente rappresentano una certezza.

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