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Cos’è questa storia del Milan in campo senza capitano?

Cos’è questa storia del Milan in campo senza capitano? La Gazzetta ha risolto il caso facendo chiarezza su una situazione insolita.
In una partita che resterà impressa per un infortunio e un’inusuale dimenticanza gestionale, il calcio ci ha recentemente offerto una dimostrazione di quanto possano essere cruciali i dettagli, anche quelli apparentemente secondary come l’attraversare di una fascia da capitano. Durante il match Udinese-Milan, una situazione non prevista ha messo in luce un aspetto normativo del gioco spesso dato per scontato, generando dibattiti e riflessioni sull’importanza dei simboli e le procedure in campo. Il caso ha visto coinvolto Maignan, per il quale circola anche una voce di mercato che lascerà di stucco i tifosi: il suo erede potrebbe essere un nerazzurro.
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L’incidente di gioco e la fascia dimenticata
Il match tra Udinese e Milan ha preso una piega inaspettata al minuto 9 della ripresa, quando Mike Maignan, il portiere e capitano della squadra rossonera, è stato costretto ad abbandonare il campo per un infortunio, lasciando dietro di sé un particolare non da poco: la fascia da capitano ancora al braccio. Il vicecapitano designato, Theo Hernandez, immerso nella preoccupazione per il compagno e nel caos del momento, non ha raccolto la fascia di capitano, lasciando il Milan senza un simbolo visibile di leadership per la maggior parte del secondo tempo.
L’obbligo normativo della fascia e le possibili sanzioni
La situazione, sfuggita all’attenzione anche della direzione arbitrale guidata da Sacchi, solleva un interessante punto normativo. Le regole del gioco, infatti, stabiliscono chiaramente al comma 2 della Regola 4 l’obbligatorietà per il capitano di indossare una fascia identificativa. Questa disposizione, ribadita anche nei dettagli normativi della FIGC, ha lo scopo di rendere il capitano facilmente riconoscibile da arbitri, compagni di squadra, avversari e pubblico. Un principio che nel caso dell’incontro Udinese-Milan non ha trovato applicazione. Di fronte a questa dimenticanza, una domanda sorge spontanea: quali possono essere le conseguenze per il Milan? La risposta, sorprendentemente, è nessuna. La Gazzetta dello Sport chiarisce che non essendo stata rilevata alcuna intenzionalità nel mancato rispetto della regola, e allo stesso tempo avendo mancato l’arbitro di notare e sanzionare l’accaduto in tempo reale, non verranno prese sanzioni contro la squadra milanese. Tale episodio, tuttavia, rimarrà negli annali come un curioso aneddoto: la volta in cui un capitano, Theo Hernandez, segnò senza indossare la fascia ufficiale.

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