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Cosa significa la firma di De Ketelaere per il Milan: il suo ruolo, le statistiche chiave e il segnale di intenti

Charles De Ketelaere

La saga di trasferimento che potrebbe essere usata come lezione di pazienza sta finalmente volgendo al termine.

Anni di monitoraggio, mesi di speculazioni e settimane di negoziazione sono culminati nel completamento di questo accordo. Nessun altro trasferimento nell’era di Elliott Management può rivaleggiare con il dramma di questa mossa.

Paolo Maldini e Ricky Massara hanno lavorato con una tenacia senza precedenti per portare De Ketelaere al Milan. Questo è fuori dall’ordinario per i due, che altrimenti tendono a ritirarsi di fronte ad una forte opposizione: mi viene in mente il fiasco con Brest e Romain Faivre nel 2021.

Il Milan può mettere nel retrovisore gli sforzi estenuanti per assicurarsi De Ketelaere e attendere con impazienza quello che viene riconosciuto come uno degli acquisti più significativi dell’estate. De Ketelaere può essere alle prime armi a 21 anni, ma porta a San Siro tre anni di successi nazionali ed esperienze europee. Sa cosa significa vincere, consegnare sotto pressione. Potrebbe aver bisogno di acclimatarsi alla Serie A, ma il suo merito non è in discussione.

Attaccante capace di giocare in prima linea, si dice che De Ketelaere abbia iniziato la sua carriera calcistica più in profondità in campo. La sua incredibile intelligenza di gioco, la comprensione dello spazio e del movimento e la propensione all’impatto lo hanno spinto a ruoli offensivi. La sua capacità di esibirsi in una serie di posizioni gli ha dato un vantaggio rispetto ai suoi coetanei, tanto che alla fine è stato messo come attaccante per il Club Brugge la scorsa stagione.

Nonostante non sia un tradizionale numero 9, De Ketelaere ha portato 19 gol in 30 partite giocando in testa, quando avrebbe guidato la linea da solo o avrebbe collaborato con Noa Lang. De Ketelaere ha saltato solo due partite della stagione a causa di un infortunio alla spalla. Questa impresa è piuttosto notevole, poiché è un pressore aggressivo.

Rispetto agli attaccanti che giocano nelle competizioni europee e nei primi cinque campionati del continente, De Ketelaere si trova nel 95 percentile per le pressioni ogni 90 minuti e nel 91 percentile per i contrasti ogni 90 minuti. A parte l’evidente qualità della palla, De Ketelaere lavorerà per conquistare il possesso in campo.

Un malinteso comune è che sia un portatore di palla; stilisticamente, gioca al contrario a quella nozione. Non è particolarmente veloce o eccezionale nel dribblare gli avversari, il che lo rende dissimile dall’ala volubile del Milan, Rafael Leao. La scorsa stagione, De Ketelaere ha effettuato 2,18 trasferimenti progressivi ogni 90 minuti rispetto agli 8,76 trasferimenti progressivi di Leao ogni 90 minuti. Impallidì anche rispetto a Leao per i dribbling completati (0,91 contro 3,23 per 90 minuti).

Quello in cui è estremamente bravo è individuare un passaggio che potrebbe portare a un gol. De Ketelaere era nel 97 percentile degli attaccanti per assist attesi, registrando una media di 0,29 xA ogni 90 minuti. Il tallone d’Achille del Milan la scorsa stagione è stata la mancanza di creatività dentro e intorno all’area. De Ketelaere risolverebbe subito quel problema per il Milan.

Era nel 96 percento degli attaccanti per i passaggi progressivi ogni 90 minuti, il che implica che, nonostante sia all’apice della forma, de Ketelaere preferisce scendere in profondità per creare un passaggio davanti a lui. Ciò è ulteriormente evidenziato dalla sua mancanza di presenza nel box. Era nel 25 percentile degli attaccanti per i tocchi in area di rigore ogni 90 minuti, il che è piuttosto sorprendente per qualcuno schierato principalmente come attaccante la scorsa stagione.

De Ketelaere è una dichiarazione di firma per il Milan, un giocatore acquistato a quello che è un premio per gli standard tipici del club almeno sotto la proprietà di Elliott. Non arriva a cementare il primato del Milan in Italia: al contrario, questo è il Milan che segnala intento al resto d’Europa.

Anche se De Ketelaere non è il prodotto finito, dovrebbe e probabilmente partirà subito per il Milan, la squadra che ha vinto la Serie A la scorsa stagione. Questo di per sé dovrebbe essere indicativo della qualità che attualmente possiede. Pubblicizzato per seguire le orme di Kevin de Bruyne, il ragazzo di Bruges ha il mondo ai suoi piedi. Anche la superstar del Manchester City non era così brava a 21 anni.

Milano è diventata una meta ambita per i giovani calciatori. De Ketelaere arriva con potenzialità sconfinate, in attesa di essere sbloccato a San Siro. Potrebbe entrare a far parte del pantheon delle superstar della gloriosa storia del Milan? Il tempo lo dirà, ma ha sicuramente quello che serve.


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