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Caso ultras, Calabria chiamato a testimoniare: emerge una novità

Tifosi Milan

L’inchiesta ultras prosegue il suo cammino ed è il turno di Calabria, chiamato a testimoniare. Emerge però una grande novità.

Nel cuore dello sport italiano e, in particolare, nel panorama calcistico, un’indagine milanese ha catalizzato l’attenzione generale sollevando questioni delicate che toccano le interazioni tra i tifosi ultras, i giocatori e le figure dirigenziali dei principali club cittadini.

L’inchiesta in questione ha già visto coinvolti personaggi di spicco come Simone Inzaghi, Javier Zanetti e prossimamente vedrà la partecipazione di Davide Calabria, capitano del Milan, chiamato a testimoniare sugli sviluppi recenti che hanno scosso la comunità sportiva.

L’Inchiesta che Scuote il Giuseppe Meazza

Nell’ambito delle indagini condotte dai pm Paolo Storari e Sara Ombra, si registra un’importante serie di arresti che ha interessato 19 persone, incidendo in modo significativo sulla struttura organizzativa degli ultras che popolano le curve Nord e Sud dello stadio San Siro, meglio conosciuto come “Giuseppe Meazza”. Tra gli indagati figurano capi ultras e figure di rilievo nel tifo organizzato, azzerando di fatto la leadership storica di queste fazioni.

Davide Calabria
Davide Calabria

La Testimonianza del Capitano Rossonero

Un ruolo chiave nell’inchiesta è assegnato a Davide Calabria, il cui coinvolgimento si spiega attraverso un incontro avvenuto a febbraio 2023 con Luca Lucci, allora capo degli ultras rossoneri e attualmente detenuto. Il punto d’incontro, un bar di Cologno Monzese, potrebbe rivelarsi cruciale per la ricostruzione dei fatti e delle dinamiche intercorrenti tra squadra e supporter.

Javier Zanetti e il Dialogo con gli Ultras

Allo stesso modo, significative sono le rivelazioni emerse dalla testimonianza di Javier Zanetti, ex calciatore e oggi vicepresidente dell’Inter. L’icona nerazzurra ha contribuito a delineare un quadro di relazioni contrassegnato dalla serenità, smentendo categoricamente l’esistenza di avvertimenti o minacce nei confronti dei tifosi. Più intrigante appare il suo riferimento ad Antonio Bellocco, figura emblematica della Curva Nord, sottolineando la natura conviviale degli incontri occasionali tra la dirigenza e i capi ultras.


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