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Capello: “Fonseca deve far capire una cosa a Theo e Leao, spero che arrivi a mangiare il panettone ma è difficile”

Fabio Capello

L’ex allenatore Fabio Capello ha detto la sua su Francia-Italia, sul campionato italiano e sui problemi dei rossoneri.

Nell’ultimo periodo, il mondo del calcio italiano è stato teatro di dibattiti appassionanti, soprattutto dopo l’ultimo confronto tra Italia e Francia, una partita che ha riservato non poche sorprese e riflessioni post-gara da parte di esperti e commentatori. Fra questi, Fabio Capello ha condiviso il suo punto di vista a Deejay Football Club, offrendo una serie di spunti interessanti che abbracciano temi caldi del panorama calcistico attuale.

Una vittoria molto importante

La partita di Parigi viene immediatamente portata all’attenzione da Capello come esempio di una squadra, quella italiana, che ha saputo ritrovare libertà e responsabilità in campo, tracciando un netto contrasto con le prestazioni della stessa squadra o quasi all’Europeo. Secondo Capello, la reazione all’iniziale svantaggio e la capacità di evidenziare le difficoltà difensive della Francia hanno reso questo match emblematico. Nel suo discorso, emerge una particolare critica verso il ruolo attribuito a Mbappé nella squadra francese, questionando la scelta di posizionarlo come centravanti, una posizione che, a detta di Capello, non esalta le sue qualità.

Rafael Leao e Theo Hernandez
Rafael Leao e Theo Hernandez

Il caso Theo-Leao e la situazione di Fonseca

Nel corso dell’intervento, l’allenatore non si sottrae dall’esprimere le proprie opinioni riguardo le dinamiche interne al Milan, soprattutto in relazione al trattamento di figure chiave come Theo e Leao. “Non mi sarebbe sembrato il caso di un intervento deciso della società contro di loro. La società doveva intervenire dicendo che l’allenatore non si tocca, ma con i giocatori deve intervenire l’allenatore: ha il ruolo più importante, è lui che deve ricreare la sintonia. Fonseca arriva a mangiare il panettone? Visto oggi, è difficile. Però spero di sì, deve avere il tempo di far capire le proprie idee: ha dimostrato forza e personalità lasciandoli fuori, ora deve farlo facendogli capire che giocando senza aiutare in fase difensiva non si va da nessuna parte“.


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