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“Campionato deciso a tavolino”: scandalo in Italia, c’entra anche il Milan

Campionato truccato MIlan

Arriva l’allarme: “Campionato deciso a tavolino? Occhio, potrebbero provarci di nuovo”. Quanto starebbe accadendo avrebbe del clamoroso

Nel calcio italiano, ogni volta che si parla di campionati decisi a tavolino, si apre una ferita che molti preferirebbero non toccare.

E invece, a riaccendere la miccia ci ha pensato Michele Criscitiello, che come sempre non le manda a dire.

Cosa succede nel nostro campionato

In un editoriale pubblicato sul sito di Sportitalia, il giornalista è tornato a puntare il dito contro un sistema che, secondo lui, avrebbe già dimostrato in passato di saper piegare i regolamenti quando serve. Stavolta al centro delle sue critiche c’è la seconda squadra del Milan, retrocessa in Serie D al primo anno di vita nonostante un investimento, a quanto pare, di circa 12 milioni di euro.

Il progetto era ambizioso, questo è chiaro. Mettere in piedi una squadra U23 rossonera per affrontare la Serie C con l’obiettivo di crescere talenti, dare continuità ai giovani e offrire una vetrina reale prima del salto in prima squadra. Però le cose, per usare un eufemismo, non sono andate secondo i piani. Criscitiello parla senza mezze misure di un “fallimento totale” da parte della dirigenza del Milan. Colpevole, a suo dire, di aver pensato che i soldi bastassero per ottenere risultati in un campionato complesso e combattuto come la Serie C. E invece no, perché il campo ha detto altro, ha raccontato una stagione storta, piena di problemi, con risultati che non hanno mai convinto fino in fondo.

Campionato falsato la verità
Lo spettro dei campionati “aggiustati” a tavolino (notiziemilan.it)

Ma il passaggio più delicato dell’editoriale arriva dopo, quando Criscitiello alza il livello dello scontro e ipotizza che, come già accaduto in altre situazioni, la Lega possa trovare il modo di salvare la squadra dalla retrocessione. Non ci sono accuse dirette, però il sospetto viene lasciato lì, quasi sottovoce, ma comunque forte.

Milan e Sampdoria sotto la lente di ingrandimento

Il giornalista fa un riferimento preciso anche alla situazione della Sampdoria, insinuando che ci siano dei movimenti per evitare che i blucerchiati finiscano in Serie C, magari attraverso qualche deroga o escamotage normativo. Insomma, la paura è che la stagione venga “aggiustata” fuori dal campo per salvare progetti giudicati strategici per il calcio italiano.

Va detto, però, che si tratta di opinioni personali, forti sì, ma pur sempre opinioni. Le dichiarazioni di Criscitiello, come lui stesso lascia intendere tra le righe, vanno prese con cautela, con le molle. Perché, almeno per ora, non ci sono segnali ufficiali che confermino una manovra in corso da parte delle istituzioni calcistiche. Tuttavia, il solo fatto che un tema del genere torni a galla è indicativo del livello di fiducia – o forse sarebbe meglio dire sfiducia – che aleggia attorno a certi meccanismi.

In fin dei conti, la Serie C è sempre stata una categoria difficile, dura, spietata. Non basta il blasone, non bastano i milioni. E forse proprio questo è stato sottovalutato dal Milan. Però se davvero qualcuno dovesse pensare di forzare la mano per rimettere in corsa una squadra già retrocessa sul campo, allora il discorso diventerebbe molto più serio. Senza ombra di dubbio.


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