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Borghi: “Loftus-Cheek permette a Pioli di avere un 2+1, diventava trequartista, fa tutta la differenza del mondo”

Ruben Loftus-Cheek

I rossoneri hanno trionfato in casa contro i parigini e uno dei migliori è stato senza dubbio l’ex Chelsea anche se non ha segnato né fornito assist.

Il Milan si rimette in corsa per la qualificazione agli ottavi di Champions League battendo 2-1 in rimonta il Paris Saint Germain di Mbappé; una prestazione praticamente tutta da incorniciare che fa dimenticare il periodo negativo e la sconfitta casalinga con l’Udinese. Un ruolo decisivo l’ha avuto Ruben Loftus-Cheek che ha stupito anche Pioli: il tecnico ha ammesso che non si aspettava riuscisse a giocare per più di un’ora.

Ruben Loftus-Cheek
Ruben Loftus-Cheek

L’aspetto tattico

Il telecronista di DAZN Stefano Borghi a Cronache di Spogliatoio spiega come con le sue caratteristiche il centrocampista ha cambiato il Milan. “Loftus-Cheek è quel giocatore che permette a Pioli di giocare con i tre centrocampisti ma avere un due più uno. Anche con il PSG, Musah e Reijnders si mettevano quasi in linea come due mediani e Loftus-Cheek diventava il trequartista che ti soffoca la fonte di gioco avversaria e che ti dà una fisicità incontenibile nel momento in cui trovi gli spazi per poter correre”. 

L’incidenza

“E per il Milan, che è una squadra tecnica, offensiva e che cerca sempre chili e centimetri, Loftus-Cheek ti fa tutta la differenza del mondo. Guarda caso il momento di buio del Milan arriva nel momento in cui Loftus-Cheek non c’è: è forse il più indispensabile per le caratteristiche di questa rosa e per il calcio che porta questa rosa a esprimersi al meglio”.


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