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Ambrosini: “Leao e Theo? Il malessere è evidente è si è manifestato in una forma abbastanza forte”

Rafael Leao

L’ex centrocampista Massimo Ambrosini sottolinea la gravità del gesto dei due giocatori rossoneri.

Fervono le discussioni sul gesto forte di Theo Hernandez e Rafael Leao che, durante il cooling break hanno scelto di starsene in disparte. I due erano stati esclusi a sorpresa dalla formazione iniziale e hanno scelto di esprimere il loro punto di vista allontanandosi dall’allenatore.

L’episodio

Durante il cooling break del match Lazio-Milan, Theo Hernandez e Rafa Leao sono stati visti in disparte, un comportamento che ha sollevato interrogativi sull’armonia e sullo spirito di squadra all’interno del Milan. Quest’immagine, catturata poco dopo il goal del portoghese che ha fissato il risultato sul 2-2, ha mostrato i due giocatori distanti dai compagni di squadra in un momento in cui l’unità e il supporto reciproco sono solitamente più visibili.

Theo Hernandez
Theo Hernandez

Una questione di coesione

Sul comportamento dei due leader rossoneri si è espresso anche Massimo Ambrosini durante la diretta della gara su DAZN. Se da un lato può essere naturale per dei giocatori appena entrati in campo non sentire il bisogno immediato di idratarsi durante una pausa, l’ex centrocampista ha sottolineato come l’atteggiamento di Tammy Abraham e Musah, anch’essi subentrati ma attivamente partecipativi con il resto della squadra, sia stato diverso da quello del francese e del portoghese.

Il parere

“Inutile che ci giriamo intorno: il malessere è evidente è si è manifestato in una forma abbastanza forte. L’immagine dei giocatori che non vanno lì non è stata bella da vedere a prescindere dal fatto che loro fossero, tra virgolette, giustificati perché erano appena entrati e non avevano bisogno di bere. […] Il malessere è qualcosa di più di una semplice esclusione. Ora, magari, non è simpatico parlare senza sapere le cose né fare allusioni di qualunque tipo. Però, quello che si è visto oggi è un qualcosa che non è bello da vedere e da giustificare per una squadra del valore del Milan“.


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