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“Al Milan nessuna visione, solo giochi di potere”, accusa feroce al Club: parole di fuoco

“Al Milan nessuna visione, solo giochi di potere”, accusa feroce al Club. Le parole del giornalista scuotono e non poco l’ambiente.
La stagione del Milan rischia di diventare paradossale: due coppe in bacheca, ma tifosi insoddisfatti e con poche prospettive per il futuro. Questo ossimoro si sta sempre più consumando dinanzi agli occhi dei supporter rossoneri, che si sentono inermi di fronte a una situazione che appare confusa e incerta. Anche il caso Gimenez potrebbe essere emblematico di questa realtà. Carlo Pellegatti ha rivelato le condizioni che potrebbero portare all’addio dell’attaccante messicano già a giugno, un’eventualità che avrebbe del clamoroso. Il destino del giocatore potrebbe rappresentare uno dei tanti enigmi da risolvere in vista della prossima stagione, aggiungendo ulteriore incertezza all’ambiente rossonero.
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I tifosi chiedono chiarezza sul futuro
I tifosi del Milan attendono con impazienza risposte certe, forti e soprattutto chiare riguardo al futuro della squadra. La contestazione, sebbene latente, resta ben presente, con le critiche che non mancano e si fanno sentire in modo sempre più evidente. Nelle ultime ore, un noto giornalista ha espresso pubblicamente pensieri contro la società, che sicuramente rispecchiano il sentimento di molti tifosi, i quali hanno più volte manifestato il loro malcontento attraverso cori e contestazioni, anche a San Siro. La frustrazione cresce e la richiesta di un futuro più stabile e ambizioso per il club si fa sempre più urgente.
“Al Milan nessuna visione, solo giochi di potere”, accusa feroce al Club
Giuseppe Cruciani, Nel corso del consueto appuntamento con il podcast di Chiamarsi Bomber ‘Aria Fritta’, ha fatto affermazioni davvero forti sul Milan. In particolare ha affermato: “Il problema è che nel Milan non ci sono visioni. Ci sono giochi di potere, ci sono lotta non all’ultimo coltello, non notte di lunghi coltelli che ricordano vicende storiche più serie, bensì guerra di poltrone. Nella guerra di poltrone quelli che ci rimettono sono i tifosi del Milan, che in questo momento vedono una società che è completamente allo sbando. Si è parlato per mesi, in maniera impropria, del nuovo direttore sportivo con gli incontri, candidati, contro candidati, doppi incontri, tripli incontri, 5 ore di incontri, eccetera. Una specie di Conclave anticipato, per poi ritrovarsi addirittura nella situazione in cui pare adesso non ci sia bisogno di un direttore sportivo e si resta con l’assetto attuale. l’Assetto attuale è quello drammatico che ha portato al disastro di quest’anno dal punto di vista gestionale”.

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