Calciomercato
Calciomercato Milan: una semifinale senza reazione, attacco in difficoltà e una scelta estiva che si ritorce contro
Un Milan spento davanti al Napoli si interroga su segnali preoccupanti dopo una semifinale senza anima.
Il Milan esce dalla Supercoppa con una sconfitta pesante, più nella sostanza rispetto che nel risultato. La semifinale contro il Napoli consegna una fotografia dura: una squadra incapace di incidere, priva di forza offensiva, senza reazione emotiva. Tre conclusioni nello specchio, una sola davvero pericolosa, quella di Loftus-Cheek in avvio. Poi il vuoto. Dopo il 2-0 azzurro restano oltre trenta minuti senza pressione reale, senza assedio, senza cambi capaci di mutare inerzia. Un dettaglio allarma più di altri: assenza totale di rabbia agonistica. L’attacco rossonero non costruisce, non sorprende, non crea superiorità. Senza Rafa Leao la manovra perde profondità, mentre Christian Pulisic regala solo una giocata in transizione. Troppo poco per una gara dentro o fuori.
Il nome osservato quattro mesi fa ritorna da avversario
La Gazzetta dello Sport fa notare come quattro mesi fa la dirigenza rossonera aveva dialogato con il Manchester United per Rasmus Hojlund. La volontà del club meneghino è chiara: prestito oppure niente, nessuna apertura verso un’operazione da 40 milioni. Il centravanti danese rifiuta una sistemazione temporanea, desidera una nuova tappa stabile. Ora, a dicembre, Hojlund domina la semifinale con la maglia del Napoli, mentre il Milan fatica persino a rendersi visibile negli ultimi sedici metri. L’immagine pesa. Non solo per il singolo, quanto per la direzione tecnica. L’attacco rossonero non produce occasioni, non sfrutta calci piazzati, non vince duelli individuali. Il problema va oltre i nomi: riguarda meccanismi, fiducia, intensità collettiva. I numeri stagionali restano buoni, secondo attacco in Serie A con 24 reti, però le partite decisive raccontano altro.
Nkunku, le parole di Allegri e una soluzione in arrivo senza miracoli garantiti
Nkunku continua a vivere un momento complicato. Arrivato per 37 milioni più bonus, resta lontano dal rendimento visto a Lipsia. Poco incisivo sotto porta, scelte sbagliate, presenza leggera. Allegri lo protegge dopo la gara: «Stasera ha lavorato molto per la squadra, ha le qualità, bisogna attenderlo, ognuno ha i suoi tempi». Difesa istituzionale, utile a spegnere tensioni. Saelemaekers paga mesi di corse continue, mentre dalle mezzali non arriva supporto offensivo. Durante la partita Allegri chiede inserimenti a Rabiot e Loftus-Cheek, profili dotati di fisico e passato produttivo. Risposta insufficiente. Un centravanti arriverà, salvo sorprese il profilo conduce verso Fullkrug, però nessun innesto singolo potrà risolvere un problema strutturale, secondo la rosea. Il Milan deve ritrovare aggressività, idee, presenza collettiva. Senza questi elementi, anche il mercato rischia di restare un palliativo.

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