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Milan, la difesa e i numeri svelano qualcosa di davvero sorprendente

Matteo Gabbia

Un Milan concreto e solido: il segreto del nuovo progetto rossonero parte da dietro e gli effetti sono visibili in ogni gara.

Il Milan di Massimiliano Allegri ha voltato pagina. Dopo stagioni di alti e bassi, i rossoneri hanno ritrovato certezze dove conta di più: nella solidità difensiva. Non è solo una questione di numeri, ma di mentalità. La squadra ha imparato a gestire i momenti chiave, limitando gli errori e costruendo la propria identità su una compattezza collettiva che, fino a poche settimane fa, sembrava smarrita. Il tecnico ha insistito molto su questo punto, consapevole che le grandi vittorie nascono da un equilibrio difensivo impeccabile. Non è un caso che anche i dati lo confermino. La retroguardia rossonera è tornata a essere tra le più affidabili della Serie A, capace di proteggere Maignan e di concedere pochissimo agli avversari.

Solo tre gol subiti in campionato, rossoneri secondi

Come ricorda Il Corriere dello Sportnegli ultimi 18 anni di Serie A solo una volta la squadra senza la miglior difesa ha vinto lo Scudetto. Un dato che spiega bene quanto conti la tenuta difensiva nel percorso verso il titolo. Massimiliano Allegri, tornato a Milanello, avrebbe ribadito fin dal primo giorno questo principio: la priorità è subire il meno possibile. I risultati si vedono. La Roma ha incassato solo due reti, ma il Milan è subito dietro con tre, contando anche le gare di Coppa Italia. Numeri che a Milanello non si registravano da mesi. L’ultima rete su azione subita da Maignan risale a 47 giorni fa, la rovesciata di Bonazzoli in Milan-Cremonese 1-2. Da allora, la porta rossonera è rimasta quasi inviolata grazie a un reparto sempre più organizzato e compatto.

Tiri concessi e gol attesi: i dati premiano l’organizzazione difensiva

Le statistiche lo confermano: 9,3 tiri totali concessi a partita, con il Milan al terzo posto nella classifica delle difese più efficienti del campionato. Contro la Cremonese solo quattro tiri totali, sette al Lecce, cinque al Bologna, dieci all’Udinese, diciannove al Napoli e dodici alla Juventus. Ma la chiave è la qualità delle occasioni concesse: appena tre tiri in porta ai campani, due ai salentini e zero ai felsinei. Secondo Il Corriere dello Sport, anche il coefficiente dei gol attesi subiti (6,3 in sei giornate) è il più basso della Serie A. Un dato che fotografa perfettamente la crescita difensiva del Milan: con questo andamento si può puntare certamente a prendere parte alla corsa scudetto.

Strahinja Pavlovic in ginocchio sul campo, visibilmente frustrato, dopo l’ennesimo gol subito dal Milan durante una partita di Serie A.
Strahinja Pavlovic, visibilmente abbattuto, si inginocchia sul campo dopo l’ennesimo gol subito dal Milan durante una partita di Serie A, segnando il momento di frustrazione (fonte foto: Image Photo Agency) – www.notiziemilan.it

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