Formazione Milan contro la Juventus: Allegri ha tre dubbi

Il Milan si prepara al big match di Torino contro la Juventus con scelte molto importanti da prendere.

Il Milan si avvicina a una delle sfide più attese della stagione con la consapevolezza di dover confermare quanto fatto vedere nelle prime giornate. La squadra di Massimiliano Allegri arriverà a Torino con lo status di capolista, seppur condiviso con Napoli e Roma, dopo un avvio che ha messo in evidenza solidità difensiva e qualità nelle transizioni offensive. La trasferta di domenica 5 ottobre alle 20:45 contro la Juventus sarà un ulteriore test per i rossoneri.

I nodi irrisolti per quel che riguarda la formazione

Innanzitutto questo inizio di stagione ha determinato l’esistenza di tre punti fermi: Luka Modrić, Adrien Rabiot, ex di turno, e Christian Pulisic. Intorno a questi pilastri, però, emergono ancora alcune incognite che tengono vivo il dibattito interno allo staff tecnico: per cominciare, andrà capito se Fikayo Tomori ce la farà ad essere disponibile dopo l’infortunio accusato contro il Napoli. La squalifica di Pervis Estupiñán obbliga a ridisegnare la corsia sinistra e porta verso la titolarità del giovane Davide Bartesaghi, già schierato dal primo minuto in due occasioni: il 24 maggio scorso contro il Monza e di recente contro il Lecce in Coppa Italia. Secondo la Gazzetta dello Sport, però, il vero punto interrogativo riguarda l’attacco. Allegri deve decidere se confermare Santiago Giménez, reduce da prestazioni altalenanti, oppure affidarsi al rientro di Rafael Leão, tornato disponibile per il big match. Non è da escludere neppure la sorpresa Christopher Nkunku, rimasto in panchina per tutta la gara contro il Napoli.

Il desiderio di consolidare il primato in classifica

La gara contro la Juventus non sarà decisiva per il campionato, ma potrà dire molto sul percorso dei rossoneri. Con 12 punti conquistati nelle prime cinque giornate, il Milan ha dimostrato di saper unire concretezza e qualità, confermandosi una delle squadre più complete di questa Serie A. A Torino, però, servirà un ulteriore salto di qualità, perché affrontare la squadra di Tudor – quarta in classifica con 11 punti – significa misurarsi contro un avversario che ha già dimostrato di poter mettere in difficoltà chiunque.