Calciomercato
Calciomercato Milan, retroscena Xhaka: perché Allegri ha detto no

Giovanni Galeone analizza Milan-Bologna e svela retroscena inediti sul mercato estivo dei rossoneri.
Il Milan si prepara ad affrontare il Bologna con l’attenzione rivolta ai dettagli tattici che possono decidere la partita. Giovanni Galeone, ex allenatore e maestro di Max Allegri, ha raccontato a La Repubblica la sua visione su come le due squadre arriveranno al match. Galeone mette in risalto l’importanza della costruzione offensiva e dei movimenti dei centrocampisti, sottolineando come il gioco del Bologna negli ultimi trenta metri possa creare problemi ai rossoneri se sottovalutato.
Le differenze tattiche tra Allegri e Italiano spiegate da Galeone
Secondo Galeone, «Allegri e Italiano sono allenatori con idee opposte». Il tecnico del Bologna punta sulla spinta dei terzini e sul gioco che libera i talenti offensivi in zona creativa, creando situazioni di imprevedibilità per la difesa avversaria. Allegri invece preferisce inserimenti mirati delle mezzali e non utilizza mai i centrali difensivi in fase di attacco. Per questo, sottolinea Galeone, l’arrivo di Rabiot al Milan è stato determinante, perché offre un equilibrio tra costruzione e inserimenti offensivi dai centrocampisti. Galeone ricorda anche come Max Allegri a Pescara avesse segnato 12 gol in una stagione grazie alla libertà concessa ai centrocampisti, esperienza che ha influenzato il suo approccio tattico attuale.
Osservazioni sul mercato estivo e sul reparto difensivo rossonero
Galeone ha condiviso alcune opinioni sul mercato estivo, e non solo: in realtà lo stesso Allegri sarebbe potuto andare prima al Milan. «Mi aspettavo lo prendessero al Milan già dopo Fonseca, bell’errore non farlo». Il mister insiste sulla difesa come reparto da rafforzare: secondo lui, Max Allegri ha bisogno di tempo e forse di uomini per ottenere la solidità necessaria. Galeone ha anche rivelato la ragione dietro il mancato arrivo di un giocatore come Xhaka: «Va troppo piano», gli avrebbe confessato Allegri.

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