Addio di Conceiçao al Milan in un silenzio assordante: un finale immeritato 

Silenzio assordante in casa Milan in vista del futuro, tira una brutta aria in quel di Milanello…

Il cammino in rossonero di Sergio Conceiçao è stato a dir poco strano. Ha iniziato con il botto vincendo la Supercoppa, ma poi non è riuscito a far si che la squadra proseguisse sulla scia vincente. Sia in campionato che in Champions i segnali che arrivavano erano abbastanza eloquenti, uno su tutti la sconfitta a Zagabria. E mentre si guarda al mercato, Conceiçao potrebbe salutare nel silenzio più totale.

Addio silenzioso per il tecnico

Oggi a San Siro il Milan affronterà il Monza, ma in panchina non ci sarà Sergio Conceição. La squalifica subita contro la Roma gli impedirà di essere presente per l’ultima uscita stagionale. Al suo posto in panchina ci sarà il suo vice, Joao Costa. Niente conferenza pre-gara, improbabile quella post. Tutto fa pensare che questo sia l’atto finale dell’esperienza rossonera di Conceição: senza parole, senza applausi, senza spiegazioni. Un addio silenzioso al termine di una stagione deludente.

Dalle “troppe” parole al silenzio più totale

“Non sono qui per partecipare, ma per vincere” aveva detto Sergio Conceição al suo arrivo al Milan. “La squadra deve avere anima” ribadiva spesso, cercando di trasmettere carattere al gruppo. E ancora: “Chi non lotta, resta fuori”. Parole forti, simbolo delle sue intenzioni. Eppure, ironia del destino, il suo addio arriverà nel silenzio. Nessuna conferenza, nessuna spiegazione: un epilogo muto che smentisce lo spirito combattivo delle sue dichiarazioni più iconiche. D’altronde lo aveva detto “Se il Milan non mi vuole io vado via senza prendere un euro, non mi lamento”.