Tare e il Milan: il tifo rossonero e un aneddoto speciale su Maldini

Tare e il Milan, il nuovo DS racconta il suo tifo per i rossoneri e anche uno speciale aneddoto su Paolo Maldini.

Il Milan si prepara a una nuova fase con l’arrivo di Igli Tare nel ruolo di direttore sportivo. La scelta della dirigenza rossonera punta su un profilo esperto, capace di coniugare competenze tecniche e passione per il club. Tare, infatti, ha dimostrato nel corso della sua carriera una profonda conoscenza del calcio internazionale e una particolare attenzione alla valorizzazione dei giovani talenti. Non stupisce in tal senso l’interessamento per Udogie per cui però, nelle ultime ore, si registra una brusca frenata dopo le parole del suo agente.

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Tare e il Milan: il tifo rossonero

In una recente intervista al programma albanese “E Diell”, Tare ha condiviso alcuni ricordi legati al suo tifo per il Milan. Ha raccontato: “Sono stato tifoso del Milan quando avevo 5-6 anni, non mi ricordo per quale motivo. Mi ricordo il Milan di Hateley, Williams… Parlo degli anni ’80, quando eravamo appena scesi in Serie B. Tifavo Milan già prima dei tre olandesi. Avevo un legame emotivo molto forte con questa squadra” . Queste parole testimoniano un legame profondo e duraturo con i colori rossoneri, nato in un periodo difficile per il club e rafforzato nel tempo

Tare e il Milan: un aneddoto speciale su Maldini

Tare ha anche condiviso un aneddoto significativo riguardante il suo esordio in Serie A con il Brescia. Ha raccontato: “Ero al Kaiserslautern, avevo 27 anni e stavo guardando il Derby di Milano con la mia ragazza. Le stavo dicendo che non ero riuscito a realizzare il mio sogno. Una settimana dopo faccio il mio esordio con il Brescia contro il Milan. Mi marcavano Maldini e Costacurta. Ero molto emozionato, era scioccante. Quando sono entrato Mazzone mi guardava con occhi particolari, gli mancava un giocatore con le mie caratteristiche. Mi arriva una palla lunga, provo a stopparla col petto ma dall’emozione finisce a venti metri di distanza e regalo un contropiede al Milan. Mi giro verso la panchina e guardo Mazzone che si rivolge al presidente in tribuna urlandogli ‘Chi mi hai portato?!’. Fortunatamente la partita successiva ho fatto gol e da lì in poi le cose sono migliorate”