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Sacchi tuona contro il Milan: parole durissime alla società e un retroscena inedito su Berlusconi

Sacchi tuona contro il Milan: parole durissime alla società e un retroscena inedito su Berlusconi. L’ex rossonero non ha avuto freni.
La stagione del Milan non ha rispettato le aspettative, nonostante la possibilità di aggiungere un secondo trofeo, dopo la Supercoppa Italiana di Riad, con una vittoria a Roma. Tuttavia, il futuro è già alle porte e potrebbe riservare sorprese che non faranno felici i tifosi rossoneri. Secondo quanto riportano in Spagna, il Barcellona sarebbe pronto ad andare alla carica per Tijjani Reijnders con un’offerta monstre. Il giovane centrocampista, che ha dimostrato di essere un elemento chiave per il Milan, potrebbe così diventare una preda ambita per i blaugrana, creando non poche preoccupazioni all’interno del Club. La trattativa sarebbe ancora nella fase embrionale, ma la situazione è da tenere sotto stretto monitoraggio.
“Ha già firmato per un altro club”, niente più Milan: dalla Spagna l’indiscrezione che spiazza tutti
Tra passato e presente, Arrigo Sacchi tuona sul Milan
Una possibile cessione di Reijnders accenderebbe ulteriormente la rabbia dei tifosi, acuendo le delusioni di una piazza che, già delusa dai risultati stagionali, non ha molta fiducia nell’attuale dirigenza. A mettere ancora più carne sul fuoco ci ha pensato anche Arrigo Sacchi, che, ai microfoni di Calciobox, ha lanciato parole dure contro la proprietà. Tuttavia, a rendere meno amaro il suo intervento, Sacchi ha rivelato anche un retroscena inatteso sul passato del grande Milan di Berlusconi, raccontando aneddoti piacevoli dei momenti di gloria rossoneri.
Sacchi tuona contro il Milan: parole durissime e un retroscena inedito su Berlusconi
Arrigo Sacchi non ha usato mezzi termini nel criticare l’attuale gestione del Milan, affermando: “Quando si parte con un club che non ha storia, visione, competenza e stile, è molto probabile che sorgano problemi. Questi aspetti vengono prima della squadra. Il club è la base. Se mancano questi elementi, allora le difficoltà sono inevitabili. Un buon club costruisce una buona squadra, non il contrario.” Parole forti che riflettono il malcontento di chi, come Sacchi, ha vissuto il Milan ai suoi vertici, e che oggi vede la società alle prese con scelte difficili. Tuttavia, quando si è trattato di ricordare il passato glorioso sotto la gestione di Silvio Berlusconi, le parole di Sacchi sono state decisamente più affettuose. Ha raccontato un episodio che risale ai suoi primi anni al Milan: “Quando Berlusconi mi volle al Milan, io venivo dal Parma. Non chiesi soldi. Dissi solo: ecco la mia firma, scrivete quello che volete. Lui era via, ma quando tornò mi raddoppiò lo stipendio. Era un uomo di parola. Berlusconi era unico. Ricordo quando dissi che un giocatore andava ceduto per l’esempio negativo che dava. Lui non esitò. O quando volevo Ancelotti nonostante i dubbi dei medici: mi ascoltò, e il giorno dopo era già tutto fatto. Queste cose non si dimenticano. Era un visionario, ma anche un uomo molto pratico. Con lui, e con Galliani, costruimmo qualcosa di irripetibile.”

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