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Il durissimo attacco di Cruciani al Milan: è guerra nel club?

Il durissimo attacco di Cruciani al Milan: è guerra nel club? Le parole del noto giornalista alimentano il dibattito tra i tifosi.
La stagione del Milan si sta trasformando in un paradosso calcistico: due possibili trofei in bacheca, ma un malcontento generale che serpeggia tra tifosi e ambiente. Le prospettive future appaiono nebulose, e la confusione – a detta di alcuni addetti ai lavori – regna sovrana in via Aldo Rossi. Emblematico di questa situazione è il caso Gimenez: arrivato solo a gennaio, potrebbe già fare le valigie a giugno. Carlo Pellegatti ha svelato le condizioni che renderebbero possibile il suo clamoroso addio, sottolineando quanto sia fragile la stabilità attuale. Il destino del centravanti messicano si aggiunge alla lista dei nodi da sciogliere in un’estate che si preannuncia caldissima.
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Le richieste dei tifosi e il nuovo attacco al Milan
Il clima attorno al Milan si fa sempre più teso, con una tifoseria che chiede risposte chiare e decisioni forti. La sensazione diffusa è quella di una società incerta e distante, mentre la squadra vive una stagione contraddittoria. La contestazione, pur non esplodendo in forme clamorose, resta ben presente e si esprime nei cori, negli striscioni e in un malcontento che si respira anche a San Siro. In questo contesto, le parole dure di Giuseppe Cruciani nelle ultime ore sembrano dare voce a una base sempre più insofferente. Il Milan ha davanti a sé l’urgenza di ritrovare una direzione.
Il durissimo attacco di Cruciani al Milan: è guerra nel club?
Giuseppe Cruciani, Nel corso del consueto appuntamento con il podcast di Chiamarsi Bomber ‘Aria Fritta’, ha fatto affermazioni davvero forti sul Milan. In particolare ha affermato: “Il problema è che nel Milan non ci sono visioni. Ci sono giochi di potere, ci sono lotta non all’ultimo coltello, non notte di lunghi coltelli che ricordano vicende storiche più serie, bensì guerra di poltrone. Nella guerra di poltrone quelli che ci rimettono sono i tifosi del Milan, che in questo momento vedono una società che è completamente allo sbando. Si è parlato per mesi, in maniera impropria, del nuovo direttore sportivo con gli incontri, candidati, contro candidati, doppi incontri, tripli incontri, 5 ore di incontri, eccetera. Una specie di Conclave anticipato, per poi ritrovarsi addirittura nella situazione in cui pare adesso non ci sia bisogno di un direttore sportivo e si resta con l’assetto attuale. l’Assetto attuale è quello drammatico che ha portato al disastro di quest’anno dal punto di vista gestionale”.

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