DS Milan, colpo di scena: il prescelto dice no, salta tutto

Non c’è pace per il Milan nella caccia al nuovo direttore sportivo: dopo il rifiuto di Paratici, anche un altro nome caldo resta ormai una remota possibilità

Il club rossonero continua a vivere un periodo di incertezza per quanto riguarda il futuro della sua area sportiva, addirittura si è fatto il nome negli ultimi giorni di un ritorno di un grande Ex. Il casting per il ruolo di nuovo direttore sportivo, iniziato ormai da oltre un mese, sta diventando una telenovela ricca di colpi di scena. Ogni volta che sembra avvicinarsi una decisione definitiva, ecco che tutto si complica.

Paratici rifiuta, D’Amico sfuma

Il caso più recente riguarda Tony D’Amico, dirigente dell’Atalanta che sembrava essere il profilo preferito da Giorgio Furlani. Dopo giorni di contatti e indiscrezioni, però, è arrivata la chiusura netta da parte del presidente nerazzurro Luca Percassi, che ha blindato pubblicamente il suo uomo mercato: “D’Amico resterà anche il prossimo anno”, ha dichiarato.

Come riportato da alcune testate nelle scorse ore Gerry Cardinale avrebbe provato un nuovo approccio con Fabio Paratici. Tuttavia, l’ex dirigente della Juventus ha declinato l’offerta, probabilmente infastidito dai ripensamenti del club di qualche settimana fa, che avevano raffreddato la trattativa. Con Paratici e D’Amico ormai fuori dai giochi, resta un solo nome sul tavolo: Igli Tare.

Struttura dirigenziale a rischio, il tempo stringe

Il Milan si trova ora in un limbo che rischia di danneggiare la programmazione per la prossima stagione, non è da escludere che il club possa alla fine affidarsi a risorse interne, coinvolgendo i soci del management, anche se questa strada sembra poco probabile. Le dichiarazioni di Furlani nelle scorse settimane, infatti, andavano in tutt’altra direzione, sottolineando la necessità di inserire una figura nuova e autorevole nell’organigramma sportivo. Qualunque sarà la scelta finale, una cosa è certa: il tempo stringe. Ogni ulteriore ritardo rischia di compromettere anche le prossime mosse di mercato, e il Milan non può permettersi di affrontare l’estate senza una guida sportiva chiara e decisa.