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Fuori un big e cambio modulo, Conceicao a Udine rivoluziona l’undici titolare: svelate le scelte forti del mister
Fuori un big e cambio modulo, Conceicao a Udine rivoluziona l’undici titolare. Le possibili scelte del mister dividono già i tifosi.
Questa sera, alle 20.45, il Milan è di scena a Udine in una sfida cruciale per le sue ambizioni europee. I rossoneri cercano l’ultimo treno per l’Europa, senza dover passare dalla vittoria della Coppa Italia. Ma a rubare la scena è la Curva Sud, che ha alzato i toni con una mossa che sembra un vero e proprio attacco frontale alla società. La notizia, freschissima, sta già scatenando polemiche. Un clima teso che accompagna il Milan in una partita fondamentale per il futuro del club.
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Il nuovo corso tattico di Conceicao
Un cambio significativo sta percorrendo le vene del Milan sotto la guida di Conceicao, che cerca soluzioni per correggere la vulnerabilità difensiva emersa in questa stagione. L’allenatore, fedele a un etos calcistico che privilegia la solidità e l’efficienza, ha scelto di sperimentare un nuovo modulo tattico, abbandonando temporaneamente le strategie che hanno caratterizzato le sue scelte fino a questo momento.
Fuori un big e cambio modulo, Conceicao a Udine rivoluziona l’undici titolare
Tra gli appunti più marcanti del nuovo approccio tattico di Conceicao ci sono le modifiche apportate al reparto difensivo, con l’introduzione di una difesa a tre. Questo cambiamento, maturato durante la pausa per gli impegni delle Nazionali, vede la linea difensiva composta da Tomori, Gabbia e Pavlovic, un terzetto che promette di aggiustare i meccanismi difensivi rossoneri. L’inclusione della difesa a tre libera elementi importanti come Theo Hernandez, che nel nuovo schema può esprimersi meglio lungo la fascia, lasciando a Jiménez il compito di equilibrare l’altro lato del campo. Nelle scelte di Conceicao non mancano novità anche a centrocampo e nell’attacco. La decisione di lasciare Musah fuori dalla formazione iniziale, a favore della coppia Fofana-Reijnders, indica una ricerca di dinamiche nuove e più adatte al suo ideale di gioco. Inoltre, l’uso di Pulisic e Leão sulle fasce, con Abraham come terminale offensivo, segna una precisa intenzione di dare alla squadra maggiore profondità e incisività, relegando Jovic, nonostante le buone prestazioni offerte, ad un ruolo di riserva.

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