Milan, che fai con Maignan? Il rinnovo è solo una formalità ma il club rallenta la trattativa. Ecco il motivo

Maignan, rinnovo in stand-by: accordo verbale, ma la firma non arriva. Milan vigile sul mercato: alternative pronte. Il futuro del portiere francese un rebus, tifosi in attesa di novità.

Il futuro di Mike Maignan, portiere e capitano del Milan, resta un tema caldo nelle stanze di Casa Milan. L’estremo difensore francese, pilastro della squadra negli ultimi anni, è al centro di una trattativa per il rinnovo del contratto, in scadenza nel 2026. Nonostante un accordo verbale sia già stato raggiunto, la firma tarda ad arrivare, suscitando interrogativi tra i tifosi rossoneri. Nel frattempo, il club non resta con le mani in mano: la dirigenza sta monitorando il mercato alla ricerca di alternative.

Il primo motivo del rallentamento: la questione del direttore sportivo

Secondo il giornalista esperto di mercato Federico Moretto, il Milan sta prendendo tempo per due ragioni principali. La prima è legata alla situazione interna del club: la nomina del nuovo direttore sportivo. La società vuole che questa scelta strategica sia condivisa con chi guiderà l’area tecnica nei prossimi anni, considerando l’importanza dell’investimento. Maignan, con il nuovo contratto, percepirebbe circa 5 milioni netti più bonus fino al 2028, una cifra significativa per i parametri rossoneri. Rallentare la firma permette al Milan di allineare la decisione con la visione del futuro ds, evitando mosse affrettate in un momento di transizione.

Il secondo motivo: le prestazioni di Maignan sotto esame

Il secondo aspetto evidenziato da Moretto riguarda il rendimento di Maignan. Dopo un 2025 segnato da errori insoliti, come quelli contro Feyenoord e Torino, il club sta riflettendo se il portiere meriti un rinnovo così oneroso. Sebbene resti un talento di livello mondiale, le sue recenti incertezze hanno acceso un dibattito interno. Il Milan vuole certezze sul campo prima di blindarlo, valutando se il “Magic Mike” dello scudetto possa tornare ai suoi standard. Questo stallo riflette una prudenza tattica, con il club deciso a ponderare ogni mossa per il bene della squadra.