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“E’ il preferito del Milan”, è tutto “fatto”: Cardinale ha “scelto” lui, da qui parte la rivoluzione rossonera
“E’ il preferito del Milan”, è tutto “fatto”. Arriva la scelta tanto attesa, Tuttosport rivela il nome su cui Cardinale vuole puntare tutto.
Il Milan, dopo la terza sconfitta consecutiva in campionato, ha capito che è necessario un cambio di rotta per tornare a competere ai massimi livelli. Il proprietario Cardinale ha deciso di scendere in campo personalmente per dare alla squadra nuovi punti di riferimento, sia sul campo che fuori. Le scelte di mercato estivo ne sono la dimostrazione, con un’offerta da 30 milioni per un giovane talento della Liga. Un colpo che potrebbe infiammare San Siro e portare una nuova energia alla squadra, pronta a risalire e riprendersi il posto che le spetta.
Cardinale ha scelto: è lui il prescelto
La rivoluzione del Milan non passerà solo dal mercato, ma anche da scelte dirigenziali e riguardanti l’allenatore. Secondo quanto trapela, la società ha l’intenzione di rinnovare profondamente la propria struttura per avviare un nuovo ciclo. In queste ore, molti nomi sono stati accostati al club rossonero, ma, come riferito da Tuttosport, ora ne è rimasto uno solo. Questo profilo sarebbe al centro delle mire di Cardinale per il futuro, grazie a due fattori determinanti. I giochi sarebbero ormai fatti ed è solo questione di tempo prima che venga ufficializzato.
La scelta è fatta: il Milan riparte da lui
Igli Tare si distingue per una serie di motivi che ne fanno il candidato ideale agli occhi del Milan. La sua esperienza alla Lazio è valutata molto positivamente: in un contesto in cui la gestione finanziaria è stata oculata, senza budget esorbitanti, Tare ha dimostrato di sapersi muovere con agilità e intuizione. Questa capacità di operare efficacemente in condizioni economiche ristrette rappresenta un requisito fondamentale per il Milan, alla ricerca di un DS capace di massimizzare il ritorno degli investimenti in termini di acquisti e vendite. La vendita di giocatori, aspetto cruciale per la sostenibilità finanziaria di un club, è stata indicata come uno dei punti di forza di Tare. A differenza della gestione precedente, rappresentata da Paolo Maldini e Frederic Massara, che non ha brillato in tale ambito ad eccezione della cessione di Sandro Tonali, Tare sembra garantire una maggior efficienza. Altro elemento di valore è la relazione di Tare con Geoffrey Moncada, figura chiave nell’ambito dello scouting. La sinergia già esistente tra i due potrebbe tradursi in una politica di acquisti particolarmente efficace, capace di identificare talenti emergenti e di valorizzarli nell’ambito della strategia di squadra.

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