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Clamoroso Milan, terremoto: «Fonseca vuole dimettersi»
La situazione di continua tensione tra il tecnico portoghese e la squadra è ormai arrivata ad una svolta decisiva. Lo sfogo di ieri sera, in cui Fonseca ha accusato i suoi di scarso impegno, è l’ultimo decisivo capitolo.
Nel mondo del calcio, la relazione tra un allenatore e i suoi giocatori è fondamentale per il successo di una squadra. Tuttavia, ci sono momenti in cui questa sinergia si incrina, portando a tensioni e, talvolta, a rotture definitive.
È il caso di ciò che sta accadendo al Milan, dove il tecnico Paulo Fonseca sembra essere arrivato ad un punto di netta rottura con la squadra supportato da parole che non lasciano dubbi.
Crisi su più piani
La sfida di Champions League contro la Stella Rossa ha evidenziato non solo problemi tecnici e tattici all’interno del Milan ma anche un’evidente frattura tra il mister ed i suoi atleti. Fonseca, dopo il match, ha espresso in modo aperto la sua insoddisfazione per l’approccio mostrato in campo dalla squadra criticando apertamente e senza filtri l’atteggiamento dei suoi e mettendo in discussione il loro impegno. Queste critiche seguono altri episodi di tensione tra tecnico e giocatori a caduti nell’arco di questi tre mesi e sono ormai un segnale inequivocabile di un problema che sembra insanabile.
Da Roma a Firenze
Il primo segnale, evidente, che ci fosse qualcosa di poco chiaro nel rapporto tra Paulo Fonseca ed alcuni big del Milan andò in scena addirittura la scorsa estate, all’Olimpico di Roma, durante Lazio-Milan del 31 agosto. Un Milan in difficoltà sul campo mostró una scena emblematica su cui nacquero diverse polemiche quando il portoghese fu ignorato dai dissidenti Theo Hernandez e Leao, durante il cooling break, che rimasero in campo in disparte mentre il resto della squadra era a colloquio col tecnico. A Firenze, il 6 ottobre, il Milan incappò in una sconfitta per 2-1 contro i viola nonostante ben due rigori a favore sbagliati prima da Theo Hernandez e poi da Tammy Abraham; rigori che secondo le gerarchie della squadra, decise dallo stesso Fonseca, doveva calciare il rigorista designato Christian Pulisic ma che gli furono letteralmente sottratti con scenate, poi condannate dallo stesso Fonseca in sala stampa, dai primi due con la complicità di un criticabilissimo Fikayo Tomori.
Dimissioni
Le osservazioni fatte da Alfredo Pedullà, esperto di calciomercato e non solo, a Sportitalia aggiungono ulteriori spunti di riflessione sulla situazione. Le pesanti parole di Fonseca, secondo Pedullà, sono un chiaro segno di una frattura irreparabile tra lui e la squadra. Pedullà incalza: ” Fonseca sembra parlare più da opinionista che da allenatore. Certe cose andavano dette direttamente alla società.” Secondo il giornalista, Fonseca avrebbe dovuto mantenere certe frasi per le orecchie di Zlatan Ibrahimovic e Giorgio Furlani piuttosto che esporle ai quattro venti. La chiusura di Pedullá non lascia spazio a dubbi personali: “Se Fonseca dice queste frasi ci sono due strade: o si vuole dimettere o sta facendo di tutto per farsi esonerare. Io non ho altre chiavi di lettura, sono dichiarazioni di una pesantezza enorme”.
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