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Adriano Galliani in “soccorso” del Milan: “Forza, non mollare”!

Adriano Galliani

Adriano Galliani e il Milan: una fantastica storia d’amore che continua negli anni nonostante non sia più dirigente dei rossoneri.

Certi amori non finiscono: era questa la frase con cui spesso Gallinai raffigurava alcuni colpi di mercato particolarmente sensibili alle ragioni del cuore. Ancora una volta l’ex ad rossonero dimostra quanto sia forte e indissolubile il proprio legame con i coloro rossoneri.

L’attuale dirigente del Monza ha speso parole importanti sul rossonero in difficoltà, esprimendo convintamente la propria sicurezza che possa essere un valore aggiunto per tutto l’ambiente Milan.

Da Milan al Monza

La vita professionale di Galliani è sempre stata divisa in parti uguali: Monza e Milan. Due amori dai quali non si è mai distaccato e con i quali è riuscito a togliersi soddisfazioni davvero notevoli. Dalle Champions con i rossoneri, alla promozione con il club brianzolo in Serie A, prima volta nella sua storia. Galliani e il calcio sono senza dubbio una cosa sola, un connubio che in quarant’anni è solo cresciuto per intensità e amore.

“Forza, non mollare”

Non poteva mancare Galliani al Festival dello Sport organizzato dalla Gazzetta dello Sport a Trento, occasione per parlare del suo passato glorioso del Milan che in circa trent’anni di onorato servizio si è mischiato con il suo percorso lavorativo. E’ stata inoltre l’occasione per lanciare un messaggio dolce e rassicurante nei confronti di Zlatan Ibrahimovic che, ora più che mai, è oggetto di critiche dai tifosi. In particolare ha affermato che “Ibra non ha certo bisogno dei miei consigli. E’ forte in tutte le cose che fa, quindi farà bene e fa bene anche da dirigente. Lasciatelo lavorare. Forza Ibra, non mollare.”

Zlatan Ibrahimovic
Zlatan Ibrahimovic

Il retroscena

Le parole di Galliani testimoniano che il rapporto tra i due sia molto florido ma, incredibilmente non è sempre stato così. A svelare tutto è stato proprio l’ex ad rossonero spiegando che Ibra non gli rivolse la parola per due anni. La ragione fu il passaggio dal Milan al PSG dopoché gli era stato promesso un futuro al Milan.

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