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Gazzetta: Zlatan a Milanello! Fondamentali i prossimi giorni per ricostruire un anima rossonera

Zlatan Ibrahimović

Lo svedese ha messo i puntini sulle “i” rispetto alle passate polemiche televisive e questa volta vuole definire il suo ruolo all’interno del Milan

La presenza di Zlatan Ibrahimovic a bordo campo non è mai stata un fatto marginale né tantomeno silenzioso. La sua figura, carismatica e spesso divisiva, continua a giocare un ruolo cruciale anche fuori dal rettangolo verde. Questa volta, a testimoniare il suo impatto, è stato un weekend particolare per il Milan, segnato da alti e bassi emotivi e tecnicamente rilevanti.

La capacità di Ibrahimovic di influenzare lo spogliatoio, sia come giocatore che ora in un ruolo più dirigenziale, resta una delle chiavi di lettura più intriganti per comprendere le dinamiche interne alla squadra rossonera.

Un ruolo da definire

Zlatan Ibrahimovic, attualmente Senior Advisor del club, è tornato ad avere un impatto diretto sul Milan, osservando dal vivo la partita contro la Fiorentina. La sua presenza è stata significativa non solo per le vicende di gioco, ma anche e soprattutto per il morale della squadra, segnato da recenti prestazioni contrastanti. La sua figura si pone come un elemento di coesione capace di restituire fiducia e serenità nell’ambiente.

Squadra a rapporto

Con l’avvicinarsi di momenti critici della stagione, il confronto diretto con giocatori chiave diventa essenziale. Ibrahimovic, con la sua esperienza, ha il compito di dialogare con i membri della squadra evidenziandone pregi e difetti. La sua voce conta non solo per i giocatori in crisi di rendimento, come potrebbe essere Abraham, ma anche per quei membri del gruppo considerati pilastri dello spogliatoio, da Calabria a Theo, senza dimenticare i vari Leao, Morata e Maignan.

Matteo Gabbia, Theo Hernandez e Albert Gudmundsson
Matteo Gabbia, Theo Hernandez e Albert Gudmundsson

Supporto e immagine

Oltre all’aspetto prettamente tecnico-tattico e morale, la figura di Ibrahimovic abbraccia anche il lato più commerciale e d’immagine del Milan. Rinomato a livello mondiale, il suo impatto va oltre il campo di gioco, influenzando anche le dinamiche di squadra e le relazioni esterne. Questo aspetto del suo ruolo sembra fondamentale per la strategia del club, sia sul piano della comunicazione che su quello commerciale.

Un dirigente tra i tifosi

La stima nei confronti di Ibrahimovic non si limita agli ambiti sportivi o dirigenziali. La sua popolarità, testimoniata da celebri tifosi come Armand Mondo Duplantis, mette in luce l’influenza dell’ex giocatore non solo all’interno dello spogliatoio, ma anche nel cuore dei tifosi rossoneri e non solo. Questo legame con la base di supporto contribuisce a consolidare il brand Milan a livello internazionale, rinforzando l’immagine di un club che può contare su personalità di spicco come Zlatan. Ma questo è quello che si può vedere e percepire. Ora Ibra deve essere quel collante per la squadra che è stato da giocatore perché la sconfitta di Firenze ha lasciato numerose ferite aperte dato il gran numero di episodi spiacevoli con protagonisti giocatori poco inclini ancora al concetto di squadra; un concetto che Ibra deve aiutare a ripristinare da leader fuori dal campo come può e deve essere.


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